Quella di martedì 8 maggio è una giornata speciale per Parma – primo Comune italiano ad aver ricevuto dall’UNESCO il titolo di Città Creativa della Gastronomia – e DomPérignon, la Maison de Champagne che attorno al “Potere della Creazione” ha costruito il proprio ideale estetico. Protagonista di questo incontro è il massimo interprete dell’illuminata visione della Maison: Richard Geoffroy, dal 1990 Chef de Cave di DomPérignon.
Si uniscono oggi la maestria nel valorizzare la creatività nel cibo, rappresentata da Parma e dalle sue eccellenze, e la maestria nell’interpretare la creatività nel vino. Durante un momento importante come CIBUS, la Città di Parma accoglie infatti Richard Geoffroy e DomPérignon per celebrare chi ha saputo portare un contributo innovativo al mondo dell’enogastronomia, istituendo per l’occasione un “Premio alla Creatività di Parma Città Creativa della Gastronomia UNESCO”.
“L’estro creativo e una visione originale, uniti a sensibilità, qualità e competenze tecniche uniche, hanno reso DomPérignon un esempio per l’enologia mondiale, e il nostro Chef de Cave ne è ispiratore ed eclettico interprete”, afferma Valeria Righetti, Senior Brand Manager DomPérignon Italia.
È Richard Geoffroy a decidere se creare o meno il Millesimato e quando questo è pronto per essere svelato, con una grande attenzione al lavoro del tempo in cantina: “il tempo non è lineare, è l’uomo a renderlo tale”, dichiara. Con lui la Maison ha introdotto il concetto di Plénitudes, finestre temporali – raggiunte grazie all’evoluzione sui lieviti – durante le quali lo Champagne rivela la propria identità in maniera più chiara e incisiva e può quindi essere presentato al mondo. La Première Plénitude si compie dopo almeno otto anni di elaborazione, secondo l’annata: è DomPérignon Vintage, Plénitude dell’Armonia. La DeuxièmePlénitude si ottiene dopo oltre sedici anni di elaborazione: il vino è intenso, vibrante, preciso, l’energia è al suo apice; questo è DomPérignon P2, l’Età dell’Energia. La TroisièmePlénitude si raggiunge dopo circa venticinque anni dalla vendemmia; il vino assume una complessità intrigante, mai espressa: è DomPérignon P3, laPlénitude della Complessità.
La città di Parma celebra dunque lo Chef de Cave di DomPérignon con momenti di incontro istituzionali e tra eccellenze del territorio, rinsaldando i rapporti tra il Comune parmigiano ed Épernay, cittadina francese con la quale si è istaurato, da tempo, un rapporto di amicizia e collaborazione, e che è sede delle cantine di DomPérignon.
Primo appuntamento, la cerimonia presso la Sala Consiglio del Comune dove, alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti e dell’Assessore alle Relazioni Internazionali Cristiano Casa, viene conferito a Richard Geoffroy uno speciale “Premio alla Creatività di Parma Città Creativa della Gastronomia UNESCO” per il suo contributo di innovazione, creatività e visioneal mondo dell’enologia.
“Questo premiointensifica il legame tra Parma edÉpernay. Tra territori che simboleggiano l’eccellenzain tema gastronomico e di vino. Questo sancisce tradizione di città e di maestri, maestri che ne hanno raccolto i saperi, e che le proiettano verso il futuro e verso panorami ampi. Le vigne, i produttori e le cantine di Épernay sono patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Parma è città dellacreatività del cibo. La creatività che Parma esprime in questo campo, è anche espressione di amore verso quello che la terra offre. Le abilità eccellenti di maestri che creano in termini di cibo e di vini appartengono alle due città, e grazie a questo riconoscimento, si sono unite ancor più concretamente ” Dichiara Federico Pizzarotti in merito a questo premio.
“La creatività è un fattoredecisivo per vincere le sfide del futuro” prosegue Cristiano Casa, Assessore alle Relazioni Internazionali “In senso gastronomico puntare ad un’innovazione continua è la strategia più proficua per valorizzare eccellenze conosciute a livello mondiale e sostenerne il loro giusto posizionamento a livello economico e turistico. E’ un grande onore celebrare in questo senso l’attività di Richard Geoffroy, firma mondiale dello champagne, maestro nella lavorazione di un vinoindissolubilmente legato al territorio.Questo premio, grazie alla prestigiosa presenza di Geoffroy, sancisce la cifra peculiare dell’iniziativa: celebrare la capacità di trasformare prodotti del territorio, farli diventare ambasciatori di città, valorizzare le eccezionali tradizioni e gli straordinari risultati che la cucina può offrire e soprattutto il talento di protagonisti dell’enogastronomia di altissimo livello ”.
A seguire, una visita ad ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana fortemente voluta del Maestro Gualtiero Marchesi, nella splendida cornice della Reggia di Colorno.
Il Comitato Scientifico della prestigiosa Scuola – composto da Paolo Lopriore, Mariella Organi, Ezio Marinato e Davide Comaschi – ha studiato un menù in unica edizione, irripetibile, in onore della Maison de Champagne e della sua più recente creazione: DomPérignon P2 2000, un vino pieno di energia e intensità che ha da poco raggiunto la sua DeuxièmePlénitude.
L’esperienza gastronomica proposta da Paolo Lopriore è costruita per valorizzare il concetto di convivialità, la stessa che caratterizza le tavole italiane, dove gli ingredienti trovano molteplici ed inusuali combinazioni. Al centro sono disposte le tagliatelle all’uovo, con l’accompagnamento principale di carne di manzo e di cavallo “California”, ma anche di falafel verdi, cipollotti rossi fritti, pancetta affumicata, panna, parmigiano reggiano, aceto balsamico tradizionale, ostrica e lattuga, con i quali il commensale può comporre il proprio piatto, scegliendo e dosando gli ingredienti a proprio piacimento. Il genio si rivela nell’orchestrare tutti gli accostamenti a DomPèrignon P2 2000. L’ingresso di questo Champagne denota una carnosità graduale ma che svela quella succosità che negli elementi del menù come il filetto di cavallo, emblema della tradizione del Ducato, trova felice commistione per poi sfociare nella iodata finezza di cui l’ostrica ne è detentrice. Il menù si arricchisce anche del pane proposto dal maestro Enzo Marinato, del Savarin (dolce tipico francese simile al babà nostrano) e della Sciara, pralina studiata e realizzata dal pastry chef Davide Comaschi.
A seguire la Lectio Magistralis pressola Sala del Trono della Reggia di Colorno, condotta dallo Chef de Cavesul tema de “Il Tempo e le Plénitudes di DomPérignon”. Il Tempo è da sempre elemento imprescindibile nell’equazione di DomPérignon: l’evoluzione del vino non avviene in maniera lineare, ma attraverso finestre temporali, definite Plénitude, in cui lo Champagne rivela la propria identità in maniera più incisiva e chiara. Il Tempo costituisce l’essenza delle Plénitudes, ne è anima e artefice e la sensibilità dello Chef de Cave entra in profondità nelle sue finestre temporali, per esaltarne le preziose peculiarità.
Enzo Malanca, Presidente di ALMA, commenta così l’incontro con DomPérignon: “È un onore per ALMA accogliere e ospitare un professionista del calibro di Richard Geoffroy. La dedizione, la passione, la cultura e l’esempio che uomini del suo calibro sanno trasmettere ben si confà con la filosofia di ALMA che trova nella didattica e nella cultura il suo senso primo. Inutile nascondere anche la gioia di poter dare agli allievi della Scuola la possibilità di assistere a una Lectio Magistralis di tale livello. Il vino, nella fattispecie lo Champagne di DomPérignon, viene elevato a forma di cultura fruibile, a un momento di altissimo insegnamento umano oltre che tecnico”.