“Sabato, si è assistito alla manifestazione sotto i Portici del Grano delle sigle sindacali. Queste si sono riunite per lamentare di alcune questioni all’amministrazione comunale: servizio di assistenza ai disabili nelle scuole, tagli al settore educativo, questione lavoratori teatro Regio ed aeroporto.
Tra una bandiera e l’altra, ad infoltire la platea, rappresentanti di alcuni comitati cittadini, che, visto a chi si affiancano, non possono dirsi non-politicizzati.
Quelli non politicizzati hanno riconosciuto lo sforzo dell’amministrazione nel cercare (e trovare) soluzioni: infatti con un comunicato dicevano che non si sarebbero presentati alla manifestazione.
Visti quali erano i partecipanti possiamo azzardare che, date le loro competenze e conoscenze, sappiano benissimo quale sia la situazione, in modo particolare ciò che riguarda le incertezze legate al bilancio ed ai tagli che lo Stato centrale sta facendo agli enti locali.
Tra l’altro, in mezzo alla folla era presente anche il senatore Pagliari: lo stesso senatore che ha votato quei tagli alle amministrazioni locali, oltre alla salvaguardia nei confronti di chi guadagna da video lottery & co.
A questo proposito, è evidente a tutti di come questa protesta sia strumentalizzata e guidata dal Pd: avere tra i manifestanti uno dei senatori che ha votato i tagli ai Comuni, senza che nessun genitore, educatore, o insegnante abbia avuto il coraggio di chiedergli spiegazioni e di invitarlo a porre rimedio od ad andarsene, non è ammissibile e dimostra la triste realtà.
Con questo ribadiamo che la protesta contro i tagli è sacrosanta, peccato che sia strumentalizzata e indirizzata nel posto sbagliato: è a Roma che si deve andare e non in piazza Garibaldi!
Inoltre quando si leggono dichiarazioni di persone, che accusano la giunta di spendere soldi per il Parma Calcio o per spettacoli a favore del commercio, riteniamo che l’informazione fatta dai media locali abbia molte responsabilità ed ampi margini di miglioramento.
Crediamo inoltre che raccogliere le dichiarazioni non basti, un buon cronista ed un buon giornale, per fare informazione, devono saper porre le domande giuste al momento opportuno, ad esempio al sen. Pagliari, che in questo caso ci sembrava la persona più indicata.
Avrebbe potuto dirci, come mantenere gli stessi livelli di servizi essenziali con venti milioni in meno, d’altronde se ce li ha tolti, lo sa di certo.
Forse le interviste ci sono sfuggite o forse non si vuole importunare un senatore con domande scomode, non si sa mai che un giorno diventi candidato sindaco di Parma…”.
Ammesso e non concesso abbiano ragione, qualcuno potrebbe comunque informarli che la base della democrazia partecipata è la manifestazione libera?