Un pulmann del Centro di Coordinamento. Uno dei Boys. Più chi si è spostato con mezzi propri: 150 persone in tutto.
Un po’ di Parma ieri si è spostata a Carpenedolo, il paesello dell’ex presidente gialloblù. Questa volta nessuna fermata obbligata dalla Digos prima del tempo, a debita distanza da casa Ghirardi, nessuna scorta, nessun blocco.
Solo una decina di Carabineiri, più divertiti che in assetto da combattimento, ad osservare la pacifica invasione con pane, salame, malvasia e salsiccia. Al volto, maschere con il volto di Ghirardi, alla mano cartelli e striscioni.
Qualche coro: “Ghirardi in galera”, nessun gesto inconsulto, solo colore, e la rabbia per la situazione in cui il “ciccione vento dal paesello” ha lasciato il Parma trasformata in cori e sorrisi.
Nessun corteo ufficiale: il sindaco, cugino del “gosino”, lo ha proibito.
Nessuna traccia di disordine o danni lungo la strada o nella piazza del paese: l’invasione è stata civile e pacifica. Ghirardi ricordi cosa ha gettato dalla finestra: il Parma e i suoi tifosi, sono anche questo.
Intanto Parmafanzine (www.parmafanzine.it) rivela in esclusiva il nome del fondo canadese interessato al Parma Calcio scovato dal presidente della Figc Carlo Tavecchio: si tratta di Gem (global emergency markets), ha sedi a New York, Parigi e Honk Kong, potenzialità 3.4 miliardi di dollari. E’ un fondo nato nel 1991 che ha investito finora in 305 aziende e in 65 paesi, tendenzialmente acquista aziende a potenziale di crescita quando sono in crisi, le rilancia e rivende.
Tra i suo manager, un italiano (o originario): Carmine Villani, amministratore delegato. Probabilmente il loro intento potrebbe essere acquistare con l’aiuto di imprenditori locali, riassettare, riconquistare la A, rivendere.
Non sarebbe così male. Ora bisogna solo attendere l’incontro con i curatori. E sperare.