Il Consiglio Federale di oggi aveva all’ordine del giorno le riforme che Parma e Aic avevano discusso con Tavecchio, ed era spartiacque per il campionato del Parma. Se non fossero state accettate le richieste e mantenute le promesse fatte al Parma, Lucarelli e compagni non sarebbero più scesi in campo.
Ma il Consigli, appena terminato, pare aver rispettato le promesse ponendo nuove basi per il calcio italiano.
Due le riforme che sono state approvate nel pomeriggio: l’onorabilità delle persone che compongono il sistema e la loro solvibilità finanziaria.
Dal 1° luglio, per poter acquistare una quota azionaria di una società di calcio superiore al 10%, bisognerà dimostrare di essere in possesso di specifici requisiti di onorabilità: accesso vietato a chi abbia subito pene superiore ai 5 anni, o a chi si è macchiato di reati legati a appropriazione indebita e mafia.
Inoltre servirà l’attestazione di un istituto di credito di rilievo in merito alla solvibilità dell’acquirente.
Le società, inoltre, dovranno dimostrare di avere i fondi necessari per poter terminare la stagione. E guardando ciò che è accaduto a Parma, non è una cosa da poco.
E, in un ottica di fair play finanziario riapplicato, verrà introdotto un indicatore di indebitamento in rapporto al valore della produzione, oltre ad un indicatore di costo del lavoro allargato, con l’obbligo entro il 2018 di poter arrivare al pareggio finanziario.
Ora le Leghe calcio (A, B e Pro) hanno tempo fino al 31 maggio per inserire dette leggi nel loro statuto.
La rivoluzione nel calcio è iniziata, forse il Parma non è morto per nulla.
Ecco il comuicato ufficiale della Figc: