di Titti Duimio
Il 16 febbraio di quest’anno in Italia è stato compiuto un importante passo in avanti a favore delle vittime di violenza domestica con l’approvazione definitiva alla Camera della legge che tutela gli orfani speciali.
Sono figli di tragedie famigliari che si ritrovano senza madre e, spesso, con un padre in galera per averla uccisa ai quali lo stato offre il gratuito patrocinio a spese dello Stato a prescindere dal reddito sia nel processo penale sia in quello civile, compresi i procedimenti di esecuzione forzata e la sospensione della successione e del diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge indagato per l’omicidio volontario o tentato nei confronti dell’altro coniuge, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento.
A questi ‘Orfani Speciali’ e’ dedicato il libro della docente di Psicologia dell’Università Luigi Vanvitelli Anna Costanza Baldry presentato sabato 24 marzo all’Istituto Storico della Resistenza in vicolo delle Asse a Parma.
L’iniziativa del Centro Antiviolenza di Parma con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Azienda Pubblica per i Diritti alla Persona di Fidenza e’ stata presentata da Samuela Frigeri presidente del Centro dall’assessora alla Partecipazione e ai Diritti dei cittadini Nicoletta Paci.
“Uno dei danni collaterali peggiori della violenza sulle donne è quella sui figli delle donne uccise e una legge per tutelare le vittime viventi di questi crimini era indispensabile. Con il lavoro di Anna Baldry un grande passo in avanti finalmente e’ stato fatto” introduce la presidente del Centro Antiviolenza Samuela Frigeri.
“Tante le cose da dire ma principalmente vorrei iniziare dalla copertina del mio libro che cita le scarpe rosse diventate ormai simbolo della violenza sulle donne ma dietro compaiono i piedi di adolescenti che vanno avanti, che devono continuare a vivere oltre il lutto-spiega l’autrice- che e’ anche il tema centrale del libro stesso.
“Spesso i figli di queste donne non vengono neanche citati dalla cronaca, vittime invisibili senza storia e senza diritti per questo anni fa come psicologa ho voluto interessarmi a loro che probabilmente da tempo vivevano il un clima di violenza psicologica anche prima dell’omicidio.
Con l’aiuto economico dell’Unione Europea e il progetto Switch-Off abbiamo cominciato a cercare questi figli dimenticati e a stendere un percorso di priorità socio-culturali ma anche di protezione legale dedicato a loro che ha prodotto alcune direttive recepite dalla Legge 4 finalmente entrata in vigore.”
Traumi irreversibili, li chiamano, senza un punto fisso che spartisca il ‘prima’ dal ‘dopo’ l’evento delittuoso con conseguenze che per tutta la vita influiranno e hanno influito sull’esistenza di figli doppiamente vittime ovvero gli Orfani Speciali. Figli con un fattore di rischio di malessere futuro quasi obbligatorio con il quale la società deve fare i conti, sottolineando sempre di più che il fenomeno del femminicidio è un grave problema sociale che non si ferma con il delitto ma prosegue con conseguenze devastanti sui figli e su altri disagi possibili per famiglie intere di cui tutti dobbiamo consapevolmente farci carico.
Un passo fondamentale e’ stato fatto con la nuova legge ma c’è ancora molto da fare per garantire un percorso di crescita a questi ragazzi resi fragili da mostruosità di adulti irresponsabili che hanno per sempre spezzato il loro futuro.