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Felino: 23 febbraio Antonio Pennacchi e Paolo Nori a Teatro

Sarà un incontro effervescente quello previsto per sabato 23 febbraio al Cinema Teatro Comunale di Felino. Protagonista della serata sarà infatti “Un’intervista reciproca” tra il Premio Strega Antonio Pennacchi e il fondatore della rivista L’Accalappiacani Paolo Nori. Due personalità che spiccano per qualità letterarie, largamente riconosciute, ma anche per grande carisma e temperamenti originali.

A moderare l'”Incontro con l’autore”, previsto nell’ambito della rassegna “Trame:  Storie, intrecci, luoghi e racconti”, organizzata dai cinque Comuni dell’Unione Pedemontana parmense con il contributo della Regione Emilia Romagna, sarà Fabrizio Leccabue, già assessore alla Cultura del Comune di Felino.

 

“Una serata che, per il tenore degli ospiti, si preannuncia di notevole interesse culturale e siamo davvero lieti di poterla offrire a quanti vorranno partecipare. Un confronto intellettuale che fa bene al sapere e arricchisce il patrimonio di conoscenza di ognuno“, sottolinea il Sindaco Elisa Leoni.

 

Nato in una numerosa famiglia di emigrati, Pennacchi fin da giovanissimo si dedica alla politica. La carriera di scrittore arriva più tardi e lo porta a importanti successi  quali “Mammut” nel 1994, “Palude” nel 1995, Una nuvola rossa nel 1998, editi da Donzelli, e “Il fasciocomunista” nel 2003, pubblicato con Mondatori, dal quale viene tratto il film “Mio fratello, figlio unico” di Daniele Lucchetti. E non mancano saggi importanti come “Fascio e martello, Viaggio per le città del Duce” e “Le iene del Circeo”, entrambi pubblicati da Laterza. Dall’ultima volta che è stato ospite nel nostro territorio – aveva appena vinto il Premio Strega 2010 con “Canale Mussolini” (Mondadori, 2010) – lo scrittore, tra gli altri progetti, è uscito col suo primo romanzo di ambientazione fantastica, “Storia di Karel”, storia di fantascienza edita da Bompiani. In questo romanzo Pennacchi abbandona la sua Latina e l’Agro Pontino per stabilire il suo racconto in una lontana galassia dell’universo dove i coloni, centro dell’opera, spinti da audaci personaggi si ribellano al loro misero destino. E’ del 2015 poi “Canale Mussolini, parte seconda”, pubblicato sempre da Mondadori. Di lui Niccolò Ammaniti ha scritto: “Ci sono scrittori che sanno raccontare una storia e altri, assai pochi in verità, che sanno raccontare le gesta di un popolo attraverso le vite di alcuni. Antonio Pennacchi fa parte di questi ultimi. Per grandezza, passione e forza Canale Mussolini assomiglia a un enorme albero di fico che spacca la roccia con le radici e cresce e si snoda  tra  pietre e mattoni, buttando giù muri e tetti e ogni ramo, come ogni personaggio, trova la sua strada  verso la luce. Antonio Pennacchi fa per l’Agro Pontino quello che Jack London ha fatto per lo Yukon“.
Il palco del Teatro Comunale di via Verdi 2 sarà poi completato e impreziosito da Paolo Nori, scrittoretraduttore e blogger italiano. Fondatore e redattore della rivista L’Accalappiacani, edita da DeriveApprodi, collabora con alcuni quotidiani tra cui Il manifesto (i cui rapporti si sono interrotti per divergenze in merito a considerazioni politiche sulla figura dell’ “intellettuale”), LiberoIl Foglio e Il Fatto Quotidiano e ha un blog su Il Post. Esercita la pratica della lettura in pubblico e gestisce un ulteriore blog che usa quale palinsesto delle opere che viene via via scrivendo. Nori dal 1999 ad oggi ha scritto una quarantina di libri, tra cui “Le cose non sono le cose” (Fernandel, 1999), “Bassotuba non c’è” (DeriveApprodi, 1999, Feltrinelli 2009), “Pancetta” (Feltrinelli, 2004), “I quattro cani di Pavlov” (Bompiani, 2006), “Noi la farem vendetta” (Feltrinelli, 2006), “Tre discorsi in anticipo e uno in ritardo” (DeriveApprodi, 2007), “Mi compro una Gilera” (Feltrinelli, 2008), “I malcontenti” (Einaudi, 2010), pubblicando per le maggiori case editrici. Ricordiamo in questo contesto anche gli ultimi tre usciti nel 2017: “Undici Treni” (Marcos y Marcos), “Strategia della crisi” (Città Nuova), e “Sei città” (con Tim Kostin) (Marcos y Marcos). Oltre che prolifico scrittore Nori ha curato l’antologia “Ma il mondo non era di tutti?” (Marcos y Marcos, 2016) e tradotto dal russo e curato l’antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Marcos y Marcos), l’edizione dei classici di Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov, le Umili prose di Puškin, Le anime morte di Gogol, il romanzo di Ivan Sergeevič Turgenev Padri e Figli (Feltrinelli), l’antologia di Velimir Chlebnikov e altri capolavori, come il romanzo postumo di Lev Tolstoj, Chadži-Murat.

 

L’incontro avrà inizio alle ore 20.45 ed è a ingresso libero.

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