Il sindaco: “Da oggi il nostro lavoro per riconsegnare alla città un Parma nuovo”
Salvo sorprese dell’ultima ora, domenica sera si accenderanno i riflettori del Tardini per la sfida fra Parma e Torino.
E’ questo l’esito di una giornata convulsa cominciata al risveglio con la notizia dell’arresto di Manenti, proseguita con la dichiarazione di fallimento e con la nomina, da parte del Tribunale, di Angelo Anedda e Alberto Guiotto come curatori fallimentari, con l’incarico espresso di gestire l’esercizio provvisorio da qui alla fine del campionato, reso possibile dallo stanziamento di 5 milioni di euro da parte della Lega Calcio, e ritenuto utile per non disperdere il valore economico della società.
Nel primo pomeriggio i curatori si sono recati al centro di Collecchio, dove i giocatori hanno espresso il loro assenso a continuare le gare di campionato.
L’ultimo atto, ma decisivo, si è consumato in serata in Municipio: alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore allo Sport Giovanni Marani e del Direttore della Lega Calcio Marco Brunelli, i due curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto hanno formalizzato la presa in carico dello stadio Tardini su concessione della società Parma Infrastrutture, rappresentata dall’amministratore unico giuliano Chiari, in accordo con il Comune.
Con questo atto si apre una pagina nuova nel fosco capitolo di intrighi e manovre che hanno contraddistinto gli ultimi mesi di vita stentata del Parma Calcio, divenuto un tormentone di rilievo nazionale dopo la “funambolica” uscita di Ghirardi, il presunto arrivo di Taci e quello vero di Manenti, che si è concluso con l’arresto del presidente.
“Gli eventi di questi giorni – afferma il sindaco Federico Pizzarotti – dimostrano che abbiamo fatto bene a prendere le distanze da un personaggio che non meritava la minima fiducia e che si sta rivelando ben peggio che inaffidabile. Ora comincia una fase nuova per il futuro del Parma, si torna a dialogare in modo responsabile. Da oggi il nostro lavoro servirà per riconsegnare ai tifosi e alla città un Parma nuovo, legato alla sua storia più bella”.
“Ci siamo messi al lavoro per riportare la situazione alla normalità e fare sì che il calcio giocato torni ad essere protagonista al posto delle cronache giudiziarie – è il commento dei due curatori – il Tribunale ci ha dato mandato di portare avanti l’esercizio provvisorio per preservare per quanto possibile il valore della società allo scopo di soddisfare almeno in parte i creditori. Per fare questo abbiamo bisogno che il clima si rassereni e che la città torni ad essere vicina alla sua squadra, indipendentemente dall’andamento dei risultati sul campo”.