Federico Pizzarotti è a Roma, a ritirare, e fa sorridere, un premio per la trasparenza vinto dalla città di Parma.
Il tutto mentre un suo ex interlocutore, Giampietro Manenti, ora è in carcere a San Vittore. Per i soldi che dovevano arrivare e valergli la presidenza del Parma, gli stessi che ha promesso e ripromesso più volte al sindaco stesso, e non sono mai arrivati.
Pizzarotti, da Roma, commenta amaro: “Speravo di sbagliarmi, ma lo dicevo. Era prevedibile, come poteva dire che i soldi non sono un problema? “.
Ora serve chiarezza, di idee e intenti. “In questa situazione la squadra non può salvarsi” – ammette.
E per quanto lo riguarda Parma Torino conferma quanto detto nel primo pomeriggio dall’assessore allo Sport Marani: “Dobbiamo attendere domani (le decisioni del Tribunale) per sapere, per capire, per decidere se dare lo stadio serve un interlocutore che ora non c’è. Un curatore? Serve una nomina ufficiale. Noi possiamo iniziare a ragionare in tal senso da venerdì se domani il tribunale ne nomina uno”.
Intanto all’uscita dell’allenamento è tornato a parlare Alessandro Lucarelli: “Che scenario intravedo? Può darsi anche che domani chiudiamo bottega, c’è un fallimento e se non ci sarà un esercizio provvisorio che non è scontato… Io penso solo al Parma, a quello che stiamo subendo da mesi ed è qualcosa di ridicolo, non c’è fine alla vergogna. E tutti quelli che ruotano attorno al Parma stanno subendo delle umiliazioni che non meritano. Contro il Torino si rischia di non giocare? E’ possibile, se domani falliamo qui si chiude bottega e chiudono tutto. Se sarà aperto l’esercizio provvisorio vedremo chi pagherà i soldi per aprire lo stadio, ma ad oggi è tutto in alto mare”.
Pesantissime anche le parole di Sandro Melli: “Sarebbe meglio non commentare. Quello di Carpenedolo ci ha portato Taçi, quello di Monterotondo ha invece portato Manenti, hanno fatto una lotta per chi riusciva a portare il peggiore”.
“Fa tristezza – commenta invece Antonio Mirante. Non c’era neanche la speranza che avesse i soldi che aveva sempre promesso, è stato l’ennesimo capitolo infelice di questa storia. Se si giocherà la gara col Torino? Domani è una data importante per noi – il riferimento all’udienza in tribunale per esaminare l’istanza di fallimento – Ci auguriamo che il Parma non sparisca e che abbia un futuro, è quello che ci auguriamo a questo punto per la gente, per i dipendenti, per i tifosi: negli ultimi anni il Parma ha avuto risultati importanti sul campo e questo fa aumentare l’amarezza”.