La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte… è un sacco pieno di gol.
Ricordi vicini e lontani di un Parma lontano ma vicinissimo, e chissà, prossimi a essere rivissuti, sognarlo non costa nulla, già nella prossima stagione.
L’Epifania tutte le feste si porta via… e allora noi salutiamola con tre ricordi meravigliosi di vittorie contro la Juventus, tra la malinconia di chi scrive, che c’era e non vede l’ora di riviverlo, e i sogni di chi attende la sua “prima”, perché troppo giovane per esserci quei giorni.
5 gennaio 1997 – Chissà, probabilmente la celebre rispettosa considerazione di Zinedine Zidane sull’ambiente che si vive allo stadio Ennio Tardini di Parma maturò già quel pomeriggio del 5 gennaio 1997, quando lui vi mise piede per la prima volta in carriera, fu espulso e la Juventus fu sconfitta 1-0.
Il francese Pallone d’Oro, Campione del Mondo e d’Europa sull’impianto parmigiano con il tifo a ridosso dei calciatori successivamente profuse parole che rimangono piacevolmente scolpite:”Il campo del Tardini è il più ostico d’Italia, un catino in cui si avverte l’avversità del pubblico di casa”.
Quella partita di ventuno anni fa, per la cronaca, terminò in nove contro nove. L’arbitro Piero Ceccarini di Livorno, quel giorno, estrasse altri tre cartellini rossi. Se li videro inflitti il difensore bianconero Moreno Torricelli (al 40’ per doppia ammonizione a causa di brutti falli prima su Capitan Antonio Benarrivo e poi su Massimo Crippa) e gli attaccanti Crociati Alessandro Melli (al 64’ per gioco falloso) ed Enrico Chiesa (al 66’ per reciproche scorrettezze con Zidane).
Proprio un gol del nostro rapido numero 20 decise la gara già al 2’. Si materializzò con una delle sue famose terribili punizioni calciate a giro di interno destro.
Chiesa, per la verità, probabilmente nella circostanza non voleva tirare direttamente in porta. Il calcio piazzato dal lato sinistro del campo era a diverse decine di metri dall’area avversaria, quasi all’altezza della panchina dove dirigeva le operazioni tattiche il nostro mister Carlo Ancelotti.
Enrico impresse al pallone una traiettoria insidiosa, destinata al centro per l’intervento di qualche compagno sotto porta. Quella parabola, però, ingannò e beffò il portiere ospite Angelo Peruzzi ai piedi della Curva Nord dei nostri tifosi.
9 gennaio 2000, (tre giorni dopo la befana, ok), il Parma reduce da una vittoria sull’Udinese, ospita la Juventus in casa.
Col Parma sotto di un gol e in nove, espulsi Torrisi e D. Baggio, a tempo abbondantemente scaduto Crespo Pareggia. Riviviamola nelle parole di Carlo Chiesa.
6 gennaio 2011 – Il Parma di Marino batte la Juve a Torino 4-1.