Si sta per partire e poi, all’improvviso, il proprio volo sparisce dal tabellone dietro la triste scritta “volo cancellato“. A chi tra i viaggiatori più assidui non è mai capitata questa spiacevole avventura? E assieme alla cancellazione improvvisa del proprio volo, in genere, comincia un vero e proprio incubo fatto di ore di attesa nelle sale d’aspetto dell’aeroporto senza alcuna informazione certa e, quindi, nessuna vera tutela. È importante sapere, allora, che esiste un regolamento europeo che stabilisce delle norme ben precise sull’assistenza dei passeggeri e la possibilità di risarcimento a causa della cancellazione di un volo. Appurato che un rimborso volo è possibile ottenerlo, come si fa, a chi ci si deve rivolgere e quali sono le cose da sapere? Cerchiamo di capirlo.
Il volo viene cancellato, cosa accade
Nel caso in cui il proprio volo sia cancellato, la compagnia aerea, in genere, lo fa senza alcun preavviso e normalmente senza dare molte spiegazioni ai passeggeri. A volte vengono date delle motivazioni piuttosto singolari e di solito non è previsto alcun tipo di sostegno e tutela né concreta né morale alle persone che rimangono nel gate senza avere un’idea precisa sul da farsi. E non sono soltanto le compagnie low cost a comportarsi in questo modo, ma anche i grandi colossi come Alitalia o Lufthansa o ancora Air France, al pari della più piccoline Vueling o Ryanair o anche German Wings. Il risultato è il completo caos in aeroporto, soprattutto se succede in Italia. E questo spiacevole inconveniente non riguarda solo chi ha acquistato i biglietti per conto proprio, ma anche passeggeri che si sono rivolti a un’agenzia che, nella maggior parte dei casi, abbandona i propri clienti nel momento del maggior bisogno, senza offrire un’appropriata tutela e nessuna difesa legale. Senza dimenticare che anche i grandi siti di prenotazione e comparazione dei prezzi, E-Dreams ed Expedia solo per citarne due a caso, devono per legge garantire gli stessi diritti degli altri sistemi di prenotazione, online e non. Proprio per questo è molto importante conoscere i propri diritti e sapere cosa fare per ottenere quanto meno il rimborso volo per la cancellazione e un indennizzo adatto.
Il rimborso volo in caso di cancellazione
Come si ottiene il rimborso per la cancellazione del volo? Cosa bisogna fare esattamente? Cominciamo col dire che le procedure sono lunghe e anche piuttosto intricate. C’è bisogno di molta pazienza e di qualche ora di tempo per seguire tutto il meccanismo di risarcimento. La richiesta va inviata alla compagnia aerea che ha cancellato il volo. Nel caso in cui la compagnia non dia segnali in merito alla richiesta di risarcimento per un periodo di tempo superiore alle 6 settimane e nel caso di una risposta inappropriata o non esaustiva per la richiesta inoltrata, ci si può rivolgere all’ENAC con un formale reclamo, sia digitale che cartaceo. Un meccanismo macchinoso che potrebbe protrarsi anche per mesi interi e che spesso, stanca più dell’attesa in aeroporto per il volo cancellato.
Il risultato, così, è che si desiste dal proprio intento di ottenere il meritato rimborso oppure si arriva ben oltre la scadenza dei termini per presentare tutte le diverse domande. Soprattutto per chi non sia abituato alla burocrazia, può diventare complicato e snervante dover seguire un iter di risarcimento così lungo e complesso, soprattutto nell’ottica di un traguardo lontano e difficile da ottenere da soli. Per questo esistono dei siti, come Risarcimentovolo.it, che offrono tutela ai viaggiatori, fornendo anche il necessario supporto per ottenere risarcimenti o rimborsi quando si verificano questi casi e che, tramite un form, permettono di conoscere subito se si ha diritto o meno a un risarcimento. In questo modo si avranno subito le idee chiare su tempi, modi e possibilità.
La normativa in caso di cancellazione del volo
Quali sono i diritti dei passeggeri secondo la normativa vigente? La Carta dei Diritti del Passeggero dell’Enac, ovvero l’Autorità competente per i voli aerei, stabilisce una serie di norme che devono essere assicurate e riconosciute ai viaggiatori in caso di attesa per la cancellazione di un volo.
In questo senso, la compagnia aerea è obbligata a somministrare pasti e bevande proporzionati all’attesa, a occuparsi della sistemazione in albergo o al rimborso della tariffa dell’hotel, nel caso in cui l’attesa si prolunghi anche durante la notte rendendo quindi necessario il pernottamento, a offrire un servizio navetta dall’aeroporto all’albergo e viceversa, al rimborso del biglietto o a un volo di ritorno all’aeroporto da cui si è partiti nel caso in cui il ritardo superi le cinque ore e i passeggeri decidano di non continuare il proprio viaggio.
Inoltre, il Regolamento Europeo 261 del 2004 stabilisce proprio il diritto dei passeggeri alla compensazione in denaro del volo che è stato cancellato, che dipende dalla distanza e dalla destinazione. Chi resta a terra ha diritto a vedersi rimborsato il proprio volo con apposita richiesta. Sempre il regolamento riconosce a tutti i passeggeri l’assistenza immediata della compagnia aerea, ma anche un indennizzo economico quando si rientra a casa. L’importo del rimborso varia tra i 250 e i 600 Euro e dipende ovviamente dalla tratta. Esso può essere ottenuto in modo gratuito. In particolare, per le distanze sotto i 1500 chilometri il rimborso è pari a 250 euro, per quelle comprese tra i 1500 e i 3500 chilometri sale a 400 euro, per tutte le altre arriva a 600 euro. Queste regole valgono anche retroattivamente e, nel caso dell’Italia, si può inviare la richiesta di risarcimento per una cancellazione o un ritardo subito da un passeggero nel corso degli ultimi 3 anni.