“Ci sentiamo come carogne nel deserto” – aveva spiegato Roberto Donadoni una decina di giorni fa. Ed ecco la dimostrazione che sul Parma Calcio, sulla strada del fallimento, si accaniscono tutti per vantare i propri crediti esigibili, mettendosi avanti nella speranza di non perdere tutto in caso di, appunto, fallimento.
Tra questi “tutti”, anche il Comune di Parma, che come già ampiamente sbandierato, vanta oltre un milione di euro di crediti con tre sue partecipate.
Ed ora per tutelarsi il Comune revoca la concessione dello stadio Tardini. Lo ha comunicato l’amministrazione in una nota:
“Il Comune di Parma e Parma Infrastrutture hanno inviato oggi una missiva al Parma Calcio con la quale fanno sapere che, in accordo con la Lega Calcio e a fronte di un “protratto comportamento inadempiente”, si sono avvalsi della “Facoltà di revoca e gestione dello stadio Ennio Tardini”, con effetto a decorrere dal 10 marzo prossimo.
Vista la straordinarietà della situazione, considerando che il campionato di serie A è ancora in corso, Comune di Parma e Parma Infrastrutture si rendono disponibili a concedere in gestione lo stadio comunale a termine e/o a giornate, al fine di consentire alla squadra di completare la stagione, compatibilmente con le esigenze organizzative delle gare.
Inoltre sono già state intraprese nelle sedi idonee le opportune azioni civili e penali”.