Domenica 26 novembre nella stagione per famiglie del Teatro delle Briciole va in scena «Verso Klee» della Compagnia Tam Teatromusica, uno spettacolo che vuole guidare i bambini alla scoperta dell’universo artistico del grande pittore svizzero
Domenica 26 novembre alle 16.30 al Teatro al Parco per la rassegna per adulti e bambini «Weekend al parco» va in scena «Verso Klee. Un occhio vede, l’altro sente», uno spettacolo della Compagnia Tam Teatromusica rivolto ai bambini dai cinque anni. La Biblioteca di @lice è presente nel foyer del teatro con una vetrina tematica di libri. Una scena abitata da marionette e burattini guida i bambini alla scoperta della forza espressiva delle creazioni del grande pittore svizzero Paul Klee del suo vocabolario primordiale, delle sue forme fantastiche, delle sue maschere che parlano il linguaggio dei sogni.
«Verso Klee un occhio vede, l`altro sente» completa la trilogia di Tam sulla pittura del `900. Il progetto è pensato per avvicinare i giovani spettatori all`arte visiva del secolo scorso e agli artisti che hanno rinnovato con la loro tecnica e la loro poetica il linguaggio della pittura e dell`arte.
Dopo Chagall (Anima Blu), Picasso (Picablo) è ora la volta di un pittore musicista: Paul Klee, con il suo violino suonato in quartetto, per lungo tempo nel dubbio se diventare pittore o musicista. Con i suoi burattini realizzati per il figlioletto Felix. Con le sue parole poetiche grazie alle quali ci ha lasciato liriche di grande intensità. Con il suo insegnamento al Bauhaus e i suoi testi teorici. Con tutta la riconoscibilità di alcune sue opere entrate prepotentemente nello sguardo di molti. Spogliare la pittura di Klee dai luoghi comuni per ricercarne la natura più nascosta e segreta, è forse l`ambizione di questo nostro lavoro scenico.
«Dopo esserci immersi nei suoi diari e negli appunti per le lezioni al Bauhaus – racconta la Compagnia Tam – in molte sue opere pittoriche e aver riflettuto sui titoli particolarissimi e spesso ironici delle sue creazioni, dopo aver subito il fascino della collezione dei burattini che Klee costruiva e poi donava al piccolo figlio Felix perché giocasse al suo teatro, abbiamo scelto per la prima volta di misurarci con la maschera. Sono nate così le figure a metà tra la marionetta e il burattino che abitano la scena e accompagnano gli spettatori nel mondo di Klee. Sono figure – fantastiche o ispirate alla realtà – che si muovono all`interno di uno spazio in continua trasformazione, uno spazio fatto di stanze, intimo come intima ci è parsa l`arte di klee. E i segni geometrici dell`artista, appartenenti al suo vocabolario primordiale, le materie dei suoi straordinari sfondi, le forme fantastiche che popolano la sua interiorità connotano lo spazio scenico in cui le grandi maschere agiscono e si muovono conducendo per mano lo spettatore in un universo magico che segue la logica dei sogni».
Informazioni e biglietteria 0521 992044 – 989430, www.solaresdellearti.it.