Da venerdì 10 novembre al via la XX edizione del Parma Film Festival. Un mese di incontri letterari e proiezioni in tutti i comuni dell’Unione
Dal linguaggio letterario al linguaggio delle immagini. Questo il tema al centro degli appuntamenti della XX edizione del “Parma Film Festival” in programma da venerdì 10 novembre fino al 9 dicembre nei comuni dell’Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo).
Un calendario ricco di incontri, dibattiti, cene letterarie e proiezioni per tutti i gusti, da Stephen King a Cesare Zavattini, passando per Francesco Rosi, Hayao Miyazaki e tanti altri autori e registi.
Per il secondo anno consecutivo i comuni dell’Unione ospitano la prestigiosa rassegna, presentata con una conferenza nella mattinata di lunedì 6 novembre nel Municipio di Felino, che prevede altri appuntamenti a Parma, e che quest’anno varcherà i confini della nostra provincia sconfinando nel reggiano, in quel di Luzzara.
«È importante sottolineare la stretta collaborazione con le associazioni e i soggetti culturali del territorio – ha detto Primo Giroldini, presidente del Circolo “Stanley Kubrick” organizzatore del Festival –. Per esempio con le biblioteche e, a Felino, con la neonata associazione “Le Violette”, costituita dalle amiche di Virginia Fereoli (la 17enne uccisa nel 2006 da Stefano Rossi, ndr), che hanno scelto il tema della violenza contro le donne e la discriminazione del genere femminile sul posto di lavoro». Una associazione «fatta di giovani molto attive», ha aggiunto l’assessore felinese alle Pari Opportunità Claudio Valla. «Purtroppo, il cinema è diventato di fruizione solitaria», ha proseguito Giroldini, «i giovani guardano i film sui telefonini o sui tablet. Ma un film sul grande schermo si guarda insieme, si ride insieme e ci si commuove insieme. Oggi assistiamo inoltre a dei nuovi egoismi che faccio fatica a comprendere e credo che la Cultura possa essere un modo per far crescere una comunità».
A Montechiarugolo verrà realizzato un programma su Stephen King, ma con l’idea di «sdoganarlo» come scrittore del genere horror, «perché è molto di più», ha affermato Giroldini. A Traversetolo e Collecchio le iniziative riguarderanno in particolare i ragazzi delle scuole, con incontri dedicati all’analisi del testo e alla loro trasposizione cinematografica. A Sala Baganza si partirà dal tema locale del Casino dei Boschi, attraverso un documentario realizzato nel 1947 da Antonio Marchi, per poi passare all’analisi del testo “I 199 giorni del Che” di Francesco Rosi e arrivare ai libri e ai filmati di Cesare Zavattini.
Il sindaco di Sala Baganza, Aldo Spina, ha ribadito l’importanza della proposta culturale in un’ottica di Unione, «che per un mese consentirà ai cittadini dei nostri comuni di potersi muovere e scegliere tra diverse proposte. Da un lato ci si apre a un’arte che negli ultimi anni è stata trascurata, dall’altro si offre un’opportunità nuova ai nostri cittadini e ai nostri ragazzi, integrata, e questo è senz’altro un valore aggiunto, con il tessuto associativo e culturale del territorio».
E sulla diversificazione dell’offerta pone l’accento anche Luigi Buriola, sindaco di Montechiarugolo e assessore alla Cultura dell’Unione: «Quest’anno abbiamo realizzato una “personalizzazione” delle tematiche a seconda di quanto è stato richiesto dai singoli Comuni per attirare un pubblico maggiore grazie ad una offerta diversificata. Il Parma Film Festival è un evento importante, legato al nostro territorio».
Un patrimonio da preservare, insomma, che offre ai cittadini un’offerta culturale di qualità.