HomeTalks è un racconto diverso. Così viene definito dagli stessi autori, i parmigiani Andrea Mareschi e Lisa Marchiani, il progetto che ha recentemente conquistato il titolo di finalista del “Roma Web Fest”, il prestigioso festival internazionale dedicato al mondo delle web serie, entrando così tra i sei titoli che il 26 novembre si contenderanno il titolo nazionale di “miglior documentario”, oltre che a concorrere per tutti gli altri premi: miglior web serie italiana, premio Roma web fest, miglior regia, miglior soggetto/sceneggiatura, miglior montaggio, migliore fotografia, migliore colonna sonora, miglior attore, miglior attrice, migliori costumi.
Il Roma Web Fest è primo festival italiano dedicato alle web serie, ai fashion film e ai prodotti webnativi indipendenti (il terzo al mondo dopo Los Angeles e Marsiglia), promosso dal MiBACT, dalla Regione Lazio, la Roma e Lazio Flm Commission, la SIAE e molte realtà del cinema italiano. Il festival, giunto alla sua quinta edizione, avrà luogo dal 24 al 26 novembre 2017 ospitato dalla prestigiosa sede del MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
Ogni episodio di HomeTalks presenta un’intervista inusuale, in cui l’unica voce presente è quella del protagonista della narrazione, in una modalità intima e introspettiva raccolta attraverso una giornata passata insieme a loro, nel posto da loro chiamato casa. Un pezzo del loro mondo nascosto, osservato da angolazioni inedite. La prima serie (tutt’ora in progress) è dedicata all’esplorazione di profili femminili.
Le protagoniste dei quattro episodi attualmente realizzati sono state: Ria E. Mac Carthy aka Riae Suicide (modella alternativa), Paola Barbato (scrittrice e sceneggiatrice), Federica Brignone (campionessa di sci alpino), Arianna Porcelli Safonov (comica satirica, scrittrice).
“L’idea di HomeTalks – racconta Andrea Mareschi – nasce dal mio incontro con Lisa Marchiani e dalla condivisione di un progetto artistico/documentariale che parte dalla volontà di evolvere un mio lavoro parallelo chiamato #impresapossibile (ideato come storytelling video, arrivato nel 2015 anche ad essere rappresentato in teatro) ideato con lo scopo di iniettare positività e divulgare buone prassi, negli anni della crisi e post-crisi, per sostenere il fare impresa.
Ognuna di queste narrazioni video, comprese quelle di HomeTalks, è unita da invisibili fili rossi, il più rilevante probabilmente è la risposta che poniamo sempre in chiusura delle nostre interviste, orientata a fornire il personale “consiglio definitivo” ad un giovane con tante idee in testa ma troppa paura nel cuore per muovere il primo passo verso la realizzazione di un proprio sogno”.
“In HomeTalks – prosegue Lisa Marchiani – la possibilità di passare molto tempo ospitati dalla protagonista è un aspetto molto rilevante perché consente di stringere un rapporto confidenziale premiante per la spontaneità ed i contenuti dell’intervista che, per scelta, non seguono uno storyboard preconfezionato ma assecondano “il flusso”.
L’elevato numero di ore di girato ci consentirebbe di estrarre ulteriori narrazioni potenzialmente molto differenti: la scelta di raccontare, come è stato fatto, con un montaggio breve e serrato le storie di un particolare successo attraverso il classico “percorso dell’eroe” tra passato, presente e futuro è stata un’intuizione che ci sta dando molte soddisfazioni”.