Il Castello si trova nel paesino da cui prende il nome, Roccabianca, nella Bassa Parmense a 29 km da Parma. Realizzato da Pier Maria Rossi per l’amata Bianca Pellegrini alla metà del XV secolo, tra il 1450 e il 1465 a.c., passò subito dopo ai Pallavicino e, più tardi, ai Rangoni. Ed è dal nome della dama per cui venne eretto che si ispira anche il nome della rocca.
Dopo la scomparsa di Pier Maria Rossi il feudo passò a Giovanfrancesco Pallavicino e nel 1524 ai Rangoni di Modena. Assegnato al Ducato di Maria Luigia, nel 1901 fu ceduto alla famiglia Facchi di Brescia e da questa al cavalier Mario Scaltriti, che ne ha fatto la sede per l’invecchiamento dei distillati dell’azienda di famiglia e ne ha promosso il restauro e l’apertura al pubblico dopo anni di abbandono.
Gli interventi di restauro condotti nelle sale dei Feudi, dei Paesaggi, dei Quattro Elementi e nella sala Rangoni, hanno messo in evidenza un notevole apparato di decorazioni. Il maniero si sviluppa in senso orizzontale e presenta l’impianto geometrico regolare tipico dei castelli di pianura: cortile centrale con torrioni sporgenti agli angoli di sinistra in facciata e nel retro e un alto mastio centrale.
Al piano terreno si ammira il Portico d’onore con stemmi dipinti del secolo XV. Si prosegue poi per la Sala di Griselda con un ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Decameron di G. Boccaccio. Si possono ammirare inoltre tre ambienti con dipinti e arredi dei secoli XVI-XVIII: Sala dei Feudi, dei Paesaggi, dei Quattro Elementi.
La rocca possiede, sotto alla Torre del Mastio, una cantina del mastio per la stagionatura dei culatelli e salumi. Sala dei Tini e Sala Rangoni sono decorate con stucchi e dipinti del secolo XVI-XVII). Si possono ammirare anche le suggestive cantine sotterranee dove c’è la produzione e invecchiamento dell’aceto balsamico in botti di rovere. A rifocillare i visitatori una Sala degustazione che, su prenotazione, permette di gustare le prelibatezze del luogo. Presente anche un Museo della distilleria. Al piano nobile si trovano quattro ambienti arredati tra cui il Salone del Camino un tempo luogo di teatro.