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di Francesca Binfarè
Vengono da Las Vegas, sono mormoni e hanno un profilo da rockstar atipiche. La definizione di rockstar calza perchè gli Imagine Dragons (Dan Reynolds, Ben McKee, Wayne Sermon e Daniel Platzman) hanno raggiunto il successo con brani come “I bet my life”, “On top of the world” e “Demons”, e, soprattutto, hanno vinto un Grammy nella categoria Best Rock Performance con il singolo “Radioactive”.
La canzone che stiamo ascoltando dal 3 marzo, “Believer”, preannuncia l’uscita del loro terzo album che sarà pubblicato nei prossimi mesi.
Bentornati. Ispirandoci al titolo di “Believer”, ci dite in cosa credete?
Nella sicurezza di sé: oggi è la cosa in cui crediamo di più. Di base, come artista tendi a essere insoddisfatto del tuo lavoro, non ti sembra mai abbastanza buono, però il nostro atteggiamento sta cambiando. Forse con l’età abbiamo acquisito più sicurezza, forse è merito anche delle esperienze che abbiamo vissuto insieme (gli Imagine Dragons suonano da una decina d’anni, nda).
Anche se siamo in anticipo sull’uscita del vostro nuovo album potete dirci qualcosa sul mood che avrà?
La vita ti presenta sempre dei momenti duri e di dolore, quindi dobbiamo essere grati per quanto di bello abbiamo. Il nuovo disco è un invito a guardarsi dentro invece che cercare risposte fuori. L’album precedente, “Smoke + Mirrors”, al contrario era una ricerca al di fuori di noi stessi, raccontava di crisi e di tormenti. Era un disco cupo, il prossimo non lo sarà.
Sarà un disco colorato?
Sì, è la parola giusta per definirlo: riflette il momento positivo che stiamo vivendo. E’ sempre così, del resto: la musica è lo specchio di quella che è la nostra vita.
Eppure tu Dan hai affrontato problemi di salute importanti, negli ultimi anni (gli è stata diagnosticata la spondilite anchilosante, nda). Come va?
Grazie per avermelo chiesto. La malattia causa danni alle articolazioni, ma adesso sto bene. Mi sono affidato a ottimi medici e faccio molto yoga, cosa che mi aiuta parecchio. Il fatto che mi senta fisicamente meglio ha reso il nuovo disco più ricco di colori. L’ultimo anno è stato il più positivo di sempre, per me: le avversità aiutano a crescere, a essere più sicuri.
Ci potete già anticipare qualcosa sui concerti?
Ci vedremo nelle due date estive il 3 luglio all’Arena di Verona e il 4 luglio al Lucca Summer Festival; non possiamo dare ora altre anticipazioni. Siamo felicissimi di suonare nel vostro paese, che ci piace per i soliti motivi: la gente, il cibo, la cultura. Per noi siete il posto in cui le persone hanno un carisma naturale. Davvero, voi lo avete.
