Per un attimo si è’ temuto che la farsa delle nomine dovesse proseguire, che ancora il Regio fosse destinato a rimanere senza guida.
Sarebbe stata la dimostrazione della palese incapacità della giunta di risolvere la situazione, ammesso non siano bastati gli ultimi mesi di caos, ma alla fine le nomine sono arrivate.
E sono di nuovo due, come il tandem che le ha precedute.
Il presidente del CDA Federico Pizzarotti ha fatto sapere di aver nominato Anna Maria Meo nuovo direttore generale del Regio.
Ad affiancarla, Barbara Minghetti, il cui nome circolava da settimane ed era stato dato per certo fino all’ultimo, che è stata invece nominata “consulente per lo sviluppo e i progetti”, un nuovo ruolo coniato appositamente per lei nello Statuto.
La Meo, arriva dalla prosa, e non mancheranno le polemiche sulla sua adeguatezza. La Minghetti, molto quotata e stimata, sicuramente più adeguata al ruolo, probabilmente non ha voluto lasciare le collaborazioni che vanta tra Italia e estero per un barcone nobile ma in decadenza.
Così Pizzarotti, per evitare il gran rifiuto, le ha cucito addosso un nuovo abito di scena.