di Sonia Tondolo
Bambini e sport: un connubio che dura da secoli. Qualsiasi neonato riesce a incantarsi alla visione di una palla: il sorriso scaturito dallo strano oggetto sferico è spontaneo e travolgente. Non è un caso che una delle prime parole pronunciate, dopo le classiche “mamma” e “papà” sia proprio “palla”. Palla che accompagna i più piccoli in tutte le fasi: dal gattono ai primi passi, la palla è la prima amica fedele di qualsiasi bambino.
Lo sanno bene i coach del progetto Rugbytots, un programma di motricità dedicato ai piccolissimi: il range d’età va dai 2 ai 5 anni. Il rugbytots è un modello di attività sportiva ludico-sociale studiata appositamente per i bambini ed è già presente in 16 paesi con più di 40000 iscritti.
Questo tipo di attività è presente anche a Parma. Lo scorso settembre, infatti, in Cittadella, c’è stato un Open Day patrocinato dal Comune con lo scopro di permettere una maggiore conoscenza di questo sport e accrescere il numero di partecipanti.
Partecipanti che ci sono stati, come ha spiegato uno dei due coach Marco De Rossi , “dopo l’Open day abbiamo ottenuto maggiori iscrizioni ai nostri corsi”. Corsi che continuano per tutto l’anno scolastico: si svolgono per cicli trimestrali, il terzo ciclo inizierà ad aprile e terminerà a fine giugno.
Il rugbytots prevede una collaborazione con le squadre del Noceto Rugby, Parma Rugby e Amatori Parma Rugby: “Noi del rugbytots iniziamo la preparazione, i bambini, una volta arrivati all’età dei 5 anni possono scegliere di proseguire la loro attività fisica entrando a far parte in una delle squadre del mini rugby, nelle fasce che vanno dagli under 6 agli under 8 ” ha spiegato Marco De Rossi, che ha aggiunto: “ Questa attività è rivolta anche alle bambine: non si tratta di vero e proprio rugby. Il compito mio e del mio collega Giancarlo Garavaldi è quello di insegnare ai piccoli a camminare nel modo giusto, correre, passare la palla, calciare e appassionarsi allo spirito di squadra. La fase agonistica può essere raggiunta in un secondo momento”.
Iniziale divertimento, dunque, quello dei piccoli che si affacciano per la prima volta al mondo dello sport. Divertimento che si augura possa essere esteso anche negli asili nido e nelle scuole materne.