Cambiano le norme in materia di efficienza energetica in Lombardia: la regione ha aggiornato le disposizioni sull’efficienza e la certificazione energetica degli edifici per raggiungere un obiettivo noto da tempo: dare vita ad un cosiddetto testo unico che diventi punto di riferimento sul tema e all’interno di tutto il territorio regionale.
Cosa cambia con la nuova norma approvata dal consiglio regionale? Sostanzialmente si va a definire nuovi standard e requisiti minimi per l’efficienza energetica dei singoli edifici: ci si riferisce qui tanto alle nuove costruzioni quanto alle ristrutturazioni di edifici già esistenti.
la novità riguarda soprattutto il calcolo del fabbisogno energetico, che deve basarsi ora sull’evoluzione delle norme UNI/TS 11300. Ci sono alcuni aspetti molto tecnici, come l’Attestato di prestazione energetica (il cosiddetto Ape) che dovrà essere redatto dai tecnici ina base ad una metodologia di calcolo predefinita; o come la necessità per il professionista di dover aggiungere all’Ape gli interventi raccomandati.
In aggiunta a questo si parla anche di coefficienti di trasmittanza termica più severi per i serramenti, tanto per le riqualificazioni energetiche degli edifici quanto per le nuove costruzioni.
La regione Lombardia quindi non è andata a prorogare il provvedimento (che era stato emesso nel 2015) che uniformava i limiti di trasmittanza termica per la sostituzione dei serramenti nei casi di riqualificazione energetica.
Ciò che interessa maggiormente il cittadino è ovviamente la spesa che dovrà affrontare per redigere l’Attestato di prestazione energetica; mediamente per un Ape la cifra media italiana, riferita qui ad un appartamento di circa 80mq, è di 120 euro.
Ovviamente nelle grandi città tale cifra sale: a Roma arriva a 140 euro ad esempio; i prezzi per la certificazione energetica a Milano sono più o meno sullo stesso livello della Capitale, 138 euro.
La certificazione Ape richiede obbligatoriamente il sopralluogo di un tecnico (Ingegnere, Architetto, Geometra) presso l’edificio da certificare.
Tramite l’Ape (fino al 2013 era Ace, Attestato di Certificazione Energetica) si vanno a dichiarare le caratteristiche energetiche di un fabbricato, di una casa o di un appartamento. L’utente con l’Ape può, in sostanza, determinare l’efficienza energetica di un immobile andando così a individuare i potenziali costi di gestione legati al riscaldamento ed al raffreddamento dell’abitazione.
Operazione che può rivelarsi assolutamente utile soprattutto prima di acquistare un nuovo immobile per capire quanto consumerà e quanto ci costerà in termini di bollette.
Complimenti per l’articolo! Sul costo pero’ ci sarebbe molto altro da dire. Avrebbero dovuto rendere la certificazione energetica obbligatoria solo per le nuove costruzioni, considerandolo come un documento progettuale. Non ha senso costringere la gente a pagare una spesa in piu’ per certificare edifici costruiti a caso e appartenenti quasi sempre all’ultima classe. Soprattutto, se vuoi fare questo, devi o permettere ai professionisti di guadagnare una cifra decente, o diminuire il lavoro necessario per redigere gli attestati. Non ha senso dover lavorare 6 ore per guadagnare quando va bene 50 euro.