E’ bastato un secondo tempo da Parma ai gialloblù per battere un buon Sudtirol e ripartire, rimettere la marcia verso una difficile scalata. A Bolzano ci pensa Nocciolini a infilare in porta, di sinistro ma poco importa, la palla della risalita.
Un gol voluto, cercato, inseguito. Figlio di tante palle sbagliate, della rabbia e della voglia di rialzarsi. Un gol che forse ha già il sapore del Parma di D’Aversa, sicuramente, ha quello del Parma che vuole dimostrare di non essere brocco, o morto.
LA PARTITA – E’ la prima uscita del “nuovo Parma”. Da domenica la squadra è affidata a Roberto D’Aversa, da ieri, mercoledì, è tra le sapienti mani del diesse Faggiano. E’ la prima uscita, in cerca di una compattezza e una serenità indispensabili per raddrizzare una stagione iniziata decisamente malissimo.
Splende il sole su Bolzano, e taglia un’aria gelida più piacevole della nebbia lasciate alle spalle, in città per la sua “prima” seppur in trasferta D’Aversa si affida al 4-3-3, con Mazzocchi esterno di difesa e Saporetti centrale al posto dello squalificato Lucarelli: in avanti Calaiò Baraye e Nocciolini.
La prima lezione di calcio arriva dallo speaker, all’annuncio delle formazioni, rigorosamente in doppia lingua: “un caloroso saluto agli amici tifosi del Parma”. Poi, un abbraccio a Manuel Scavone, bolzanino doc e prodotto del vivaio locale, e pronti, via, si f sul serio.
A partire meglio è la squadra di casa, dinamica, determinata, subito pericolosa al non con una punizione battuta da di Di Nunzio, una sorta di rigore da fuori area, concesso per un fallo ingenuo di Mazzocchi su Cia. Ma la palla si schianta contro la barriera.
Il Parma, contratto, a baricentro basso, soffre. Calaiò cerca di andare via al suo marcatore ma si divincola aiutandosi troppo col braccio: cartellino giallo per lui. Diffidato, salterà la gara casalinga, domenica, contro il Teramo.
Il primo squillo di marca gialloblù è al 19esimo: retropassaggio di DI Nunzio, Marcone scivola e Scavone si avventa sulla palla, ma la retroguardia in qualche modo chiude. Ancora Parma al 25esimo: la firma è di Baraye, troppo scoordinato però su un bel cross da destra di Nocciolini. Poca roba, mentre il Sudtirol macina calci d’angolo e spauracchi offensivi.
La grande doppia occasione è sui piedi, prima, sulla testa, poi, di Nocciolini: assist di Calciò dopo una spettacolare azione personale. Il destro di barba bomber è fermato da un miracolo di Marcone, la sfera rimbalza sulla testa dello stesso attaccante che a porta vuota la spedisce però alta.
Questa è la prima, vera, occasione da rete dell’incontro ed è di colore gialloblù. Il Parma chiude così in avanti, dopo un primo tempo bruttino, tutto sommato equilibrato, in cui il Sudtirol è parso più veloce ma ha speso tantissimo.
RIPRESA – La ripresa inizia a ventidue invariati anche se sulla panchina ducale qualcosa si muove. Partono forte gli uomini di D’Aversa: Baraye si invola dai 40 metri, ma al limite dell’area incespica e l’occasione sfuma.
Ripartenza, questa volta è Ciurria che s’invola e calcia: palla altissima sopra la traversa di Zommers. Ma è un flash, perchè il Parma pare avere una nuova marcia in questa seconda frazione.
Al 55esimo bellissima palla di Scavone per Nocciolini che calcia forte, ma è impreciso: oggi tante le occasioni sciupate dall’ex Forlì. Che si fa perdonare al 16esimo: gran palla ancora del “padrone di casa” Scavone, in verticale, Nocciolini arriva di forza e la caccia dentro di sinistro. Un gol pesantissimo, una palla di marmo che cacciata in rete porta con se tre settimane da incubo.
E’ come se la rete avesse rotto un maleficio, un incantesimo crudele e maledetto, alleggerendo gambe e cervelli: dopo il gol il Parma va. Due minuti dopo è Baraye che si veste da Bolt e si fa tutto il campo di scorsa, in fascia, viene murato dalla difesa ma Nunzella tiene la palla li e la scodella in mezzo.
Nulla di fatto, ma sono spiragli di gioco mentre gli angoli di cielo si tingono di sera e il sole si abbassa dietro le montagne trentine. D’Aversa cambia: fuori Calaiò, dentro Evacuo, il modulo non cambia. Il Parma insiste: Scavone per Evacuo, volee murata, poi ci prova Corapi da fuori ma la sfera si alza troppo.
Il Sudtirol, stordito dallo svantaggio e forse sfiatato, fatica a riorganizzarsi: la prima occasione dei padroni di casa arriva all’81esimo con un cross di Ghiozzi che taglia l’area, ma nessuno aggancia. Un minuto dopo è Torregrossa a calciare su suggerimento di Sparacello, palla alta.
All’83esimo finta e cross di Nunzella: la palla è fuori, ma pare che il buon Leo si sia riscoperto un giocatore di pallone. Ottantottesimo: il Parma vede il traguardo, Baraye generoso copre in difesa, Corapi con calma libera e va via.
Sembra un Parma nuovo, un altro. I minuti di recuperi sono cinque, infiniti. D’Aversa butta in mischia anche Melandri, poi abbandona l’aplomb. Evacuo fa il suo, tiene la squadra alta, è spina nel fianco, sta in area, come una mosca fastidiosa. Mister D’Aversa si agita. Soffre. Ma vince.
Arriva il triplice fischio, liberatorio come un grido. Il Parma si prende tre punti pesantissimi, che sanno di ripartenza, di nuovo avvio. E’ presto per parlare di malato guarito, per guardare alla classifica o gridare al miracolo.
E’ solo il momento di godersi una vittoria importantissima, e domani, si vedrà.
TABELLINO
Sudtirol – Parma 0- 1
Marcatori: 61′ Nocciolini (P)
SUDTIROL: Marcone, Obodo, Bassoli, Cia (78′ Torregrossa) ,Furlan, Gliozzi, Fink (85′ Vasco), Tulli, Ciurria (65′ Sparacello), Di Nunzio, Tait. A disp: Fortunato, Martinelli, Vasco, Baldan, Spagnoli, Brugger. All: Viali
PARMA: Zommers, Canini, Saporetti, Corapi, Mazzocchi (78′ Messina), Giorgino, Nocciolini, Baraye (92′ Melandri), Calaiò (67′ Evacuo), Nunzella, Scavone. A disp: Coric, Fall, Miglietta, Mastaj, Guazzo, Ricci, Dodi, Simonetti. All: D’Aversa
ARBITRO: Maggioni
Ammoniti: Calaiò (P), Tulli (S)