“Ci sarà un confronto fra due sindaci, Pizzarotti e Osio, sempre se Grillo lascia venire Osio. Ma questa non sarà che uno dei tanti momenti che si potranno vivere domenica sera 27 novembre alle 21 all’Auditorium Paganini in una lunga cavalcata fra sport e cultura, dedicata alla storia del Parma Calcio”. Parola di Gene Gnocchi, protagonista dell’evento “La cultura si fa sport”, organizzato da Net Project, nato a Sorbolo, giunto alla quinta edizione, che per la prima volta approda a Parma con un progetto di ampio respiro, realizzato con il patrocinio del Comune e grazie alla disponibilità di Parma Calcio 1913 e all’aiuto di diversi sponsor. L’ingresso costerà 12 euro e parte del ricavato andrà all’associazione “Giocamico”.
“Non è stato facile mettere insieme 30 anni di storia del Parma Calcio – ha fatto notare lo stesso Gene Gnocchi, che del Parma è stato un tesserato appena qualche anno fa, durante la presidenza Ghirardi, nel corso del collegamento telefonico con la presentazione ufficiale in Municipio – si va da Sacchi a Ghirardi, fino agli eventi di queste ore che ci hanno costretto ad adattare lo spettacolo. Sarà una cosa semplice ma significativa. I bambini estrarranno da un’urna le palline con gli eventi e le annate più importanti nella storia del club. E quelli racconteremo anche con ironia e gusto per lo scherzo”.
“E’ un’iniziativa nata per raccontare il mondo dello sport con il linguaggio della cultura – ha affermato l’assessore Giovanni Marani – che ha avuto un bel prologo domenica scorsa al Tardini con 2.000 ragazzi che hanno assistito alla partita delle vecchie glorie del Parma. E ora avremo la seconda parte all’Auditorium su un palco con Gene Gnocchi, sempre con Giocamico come beneficiario. E mi fa piacere sottolineare che scendono in campo anche sponsor privati per sostenere un modello di iniziativa, quello del connubio fra sport, cultura e responsabilità sociale, che merita di essere premiato”.
Nel merito del progetto è entrato l’organizzatore Andrea Fiore: “Da un lato la cultura, come la pratica sportiva, coinvolge, appassiona, rende migliori gli esseri umani, dall’altro lo sport è impregnato di cultura, etica e valori. Entrambi gli elementi uniscono la comunità e incentivano l’aggregazione e la condivisione, che anche quest’anno si focalizza su un importante obiettivo charity: sostenere l’Associazione Giocamico, che porta avanti attività espressive, ludiche, relazionali e assistenza in emergenza nell’ospedale pediatrico di Parma. ‘La Cultura si fa Sport’, rassegna nata per donare servizi in beneficienza, edizione dopo edizione si è evoluta e trasformata e oggi alla sua quinta edizione è diventata un progetto, che ogni anno coinvolge realtà diverse e target sempre più allargati. L’idea e l’obiettivo dell’evento è stringere legami e collaborazioni sempre più forti tra realtà culturali e artistiche di richiamo nazionale e internazionale con il nostro tessuto territoriale, alla ricerca di un linguaggio comune, di valori e di condivisione ed ecco che lo sport scende in campo, come generatore di contenuti per eccellenza”.
Ogni anno il programma artistico di “La Cultura si fa Sport” si rinnova per offrire momenti di intrattenimento e di riflessione sempre diversi. Per la quinta edizione, l’evento percorre una strada mai intrapresa prima, quella di una produzione inedita. L’idea era quella di raccontare la storia degli ultimi 30 anni del Parma Calcio, con l’obiettivo di realizzare qualcosa di avvincente come una case history e che facesse emergere comunque valori positivi, mettere in luce la rinascita, il ricominciare da capo, azioni di cui solo lo sport è davvero maestro e infine che tutto questo venisse raccontato da un esponente del nostro territorio, che sapesse far divertire ed essere allo stesso tempo tagliente e acuto. Gene Gnocchi è stata la scelta e il progetto. Quest’anno Gene Gnocchi porterà quindi sul palco dell’Auditorium Paganini una produzione inedita commissionata dall’agenzia Net Project.
Il progetto è piaciuto: infatti tanti sono gli sponsor della manifestazione, rappresentanti nell’incontro con la stampa da Davide Battistini di Sinapsi Group e Luigi Santi di Intesa Sanpaolo, che hanno sottolineato il valore del legame con il territorio e della responsabilità sociale delle imprese, perfettamente incarnata da “La cultura si fa sport” e dalla sua crescente attenzione verso i giovani come già ha dimostrato l’evento del Tardini.