Nel corso di un incontro svoltosi oggi Sidel e le rappresentanze dei lavoratori hanno definito i termini per la chiusura del piano di riorganizzazione presentato dall’azienda nel settembre del 2015 e della conseguente procedura, che si esaurirà il 31 dicembre del corrente anno. Questo è stato possibile grazie al percorso che Sidel, RSU e organizzazioni sindacali hanno saputo impostare sin dall’inizio grazie anche al ruolo attivo della Regione Emilia Romagna e dall’Unione Parmense degli Industriali.
Un ruolo importante è stato inoltre svolto dalla Commissione paritetica composta da rappresentanti Sidel e della RSU formata in azienda con l’obiettivo di monitorare e valutare l’andamento delle ricollocazioni e delle uscite. Sidel, da parte sua, è stata in grado di facilitare le uscite volontarie grazie ad una serie di incentivi particolarmente interessanti, investendo nel contempo in programmi di formazione che hanno permesso di trovare una nuova collocazione in azienda per alcuni dei dipendenti coinvolti.
“Desidero esprimere la mia massima soddisfazione per come si è svolto il confronto e per il risultato conseguito. Un risultato che risponde alle nuove esigenze organizzative dell’azienda ma che ha permesso anche di trovare soluzioni responsabili per i dipendenti coinvolti”, ha commentato Riccardo Rosselli, amministratore delegato di Sidel Spa.
“Questo non sarebbe stato possibile senza la disponibilità al dialogo dimostrata in questi 14 mesi dai rappresentanti dei lavoratori che hanno impostato il confronto in maniera trasparente e pragmatica. Un dialogo sul piano delle relazioni industriali che pone le basi per l’ulteriore rafforzamento del ruolo industriale del nostro sito produttivo di Parma, centro di eccellenza mondiale del Gruppo per le tecnologie di riempimento”.
Dal canto loro le Rsu dichiarano: “Il risultato ci soddisfa; sono stati 14 mesi di grandi difficoltà ma, grazie al supporto di tutti i lavoratori, il dialogo è proseguito in modo costruttivo ed efficace anche nei momenti peggiori. Ci attendiamo un incremento di vendite di macchine e linee complete. Auspichiamo che il sacrificio di quanti hanno dovuto lasciare o lasceranno l’Azienda entro la fine dell’anno sia ripagato da una fase di rilancio e crescita del Gruppo, per non ricadere nelle dolorose ristrutturazioni di questi ultimi anni”