No allo sfruttamento, no al caporalato, no all’illegalità, no a chi calpesta i diritti dei lavoratori nel mondo degli appalti, basta morti sul lavoro: è per contrastare queste logiche, e per chiedere il rispetto dei contratti nazionali e delle clausole sociali nei cambi d’appalto oltre che per sostenere l’approvazione del TU Appalti e Legalità nella formulazione condivisa con le organizzazioni sindacali che CGIL, CISL e UIL regionali organizzano per sabato 22 ottobre, dalle ore 14.00 alle ore 17.30, una grande manifestazione a Piacenza, in piazza Cavalli, con i comizi di Giovanni Luciano (Segretario Nazionale Cisl), Giuliano Zignani (Segretario Generale Uil Emilia-Romagna), Vincenzo Colla (Segretario Generale Cgil Emilia-Romagna).
È infatti sempre più evidente come il sistema dell’economia regionale e nazionale si trova a fare i conti con chi fa dell’abbattimento dei costi, dello sfruttamento, dell’evasione fiscale e contributiva, della non applicazione dei contratti, l’unico modello con cui competere. In questo contesto, hanno fatto la loro comparsa anche minacce personali, ritorsioni nei confronti dei lavoratori e dei delegati sindacali che chiedono solo il rispetto dei contratti, delle leggi e la garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro. Così non si può più andare avanti.
CGIL, CISL e UIL Emilia Romagna da anni contrastano una situazione inaccettabile ed insostenibile, con denunce agli organismi preposti, vertenze aziendali e di settore, sottoscrizioni di accordi nel pubblico e nel privato per l’introduzione delle clausole sociali e l’applicazione integrale dei contratti nazionali di riferimento, con protocolli con le istituzioni locali che prevedono il superamento del massimo ribasso nei capitolati di appalto e la clausola sociale sul mantenimento dei livelli occupazionali in occasione dei cambi appalto.
L’inchiesta AEmilia ha messo in evidenza il fatto che le nostre denunce hanno un fondamento. L’Emilia Romagna è la terra che, con il Patto regionale per il lavoro, con centinaia di accordi sindacali per introdurre clausole sociali e tutele contrattuali e retributive anche per chi lavora negli appalti, dimostra che un nuovo modello di sviluppo è possibile. Ora più che mai è necessario dare gambe e operatività a quanto sottoscritto da tutte le parti sociali ed istituzionali della nostra regione, le Associazioni imprenditoriali devono fare la loro parte e le Istituzioni devono essere coerenti con il Patto sottoscritto.
Per queste ragioni i sindacati confederali saranno in piazza a Piacenza (città nella quale il sistema degli appalti, lo sfruttamento e forme di intimidazione hanno raggiunto livelli inaccettabili, fino a sfociare di recente nel drammatico episodio conclusosi con la morte di un operaio) per affermare definitivamente un modello di sviluppo socialmente sostenibile. Un modello che incentivi la competitività del sistema produttivo facendo del lavoro un valore e riconoscendone perciò diritti, legalità e dignità, con politiche pubbliche impegnate nel contrasto ad ogni illegalità, nell’investimento sulle competenze, l’inclusione sociale, la ricerca e l’innovazione tecnologica.
È ora di cambiare.
La partenza dei pullman da Parma è prevista alle ore 12.30 di sabato 22 ottobre, con ritrovo nel piazzale antistante la Camera del Lavoro in via Casati Confalonieri. È possibile prenotare i posti, entro e non oltre mercoledì 19 ottobre, inviando una mail a [email protected].