Si è svolta questa mattina nella sala di rappresentanza del Comune la cerimonia, in cui l’assessore alle attività produttive, commercio, turismo e sicurezza, Cristiano Casa, ha consegnato la targa di “Bottega Storica” ad Andrea e Gabriella Medici, figli del titolare Guido, che aprì la bottega storica nel 1963.
L’attività premiata, “Foto Medici Giorgio” in via Collegio Maria Luigia, si configura come bottega storica poiché rispetta i requisiti necessari, stabiliti dall’Albo delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici del Comune di Parma, ovvero: svolge la medesima attività, fortemente radicata nel quartiere, dal 1963, (quindi da più di 50 anni continuativi) nello stesso locale, dove Guido Medici la fondò .
Al suo interno continua ad avere un antico laboratorio per lo sviluppo di pellicole in bianco/nero e a colori, tuttora in funzione. I dettagli tecnici sono stati illustrati di Giovani Cassano dell’ufficio promozione del territorio e progetto Unesco. In città si contano, ad oggi, 10 botteghe storiche.
“Mi complimento con Andrea e Gabriella Medici anche a nome del sindaco – ha sottolineato l’assessore al commercio Cristiano Casa – per l’attività svolta fino ad oggi, in un momento in cui il commercio si sta riprendendo, dopo tempi non facili legati alla globalizzazione ed alle sfide delle nuove tecnologie”.
Gabriella ed Andrea Medici hanno accolto con grande soddisfazione il riconoscimento ed hanno ripercorso la storia del padre, Guido, che fondò il negozio nel 1963. Guido Medici veniva dal Venezuela dove, dopo la fine della II Guerra Mondiale, si era trasferito e dove lavorava come fotografo delle Ministero delle Opere Pubbliche. Dopo il colpo di stato del 1960, fu costretto ad abbandonare la fiorente attività che aveva avviato in Venezuela dove aveva quattro studi e laboratori fotografici. Nel 1963 aprì il negozio a Parma e trasmise la passione per l’arte della fotografia e dello sviluppo fotografico ai figli Gabriella e Andrea che l’hanno portata avanti dopo la sua improvvisa scomparsa nel 1992.
“Abbiamo ancora macchine storiche – ha precisato Andrea Medici – a cui abbiamo aggiunto la lavorazione digitale”. “Abbiamo attraversato momenti difficili – ha proseguito Gabriella Medici – oggi si registra un ritorno al rullino fotografico e sono in aumento le richieste di sviluppo di foto tradizionali e in bianco e nero. Siamo legati ad una storia ed a tradizioni che ci ha trasmesso nostro padre e lavoriamo con un metodo che ha alla base una grande cura per quello che facciamo e che è stato apprezzato dai nostri clienti”
La Bottega è dotata di apparecchiature per la finitura delle stampe di inizio attività, oggi affiancate da attrezzature per la stampa digitale di ultima generazione, altra caratteristica rispondente al criterio dell’Albo, che prevede per le Botteghe Storiche la presenza di elementi, strumenti, attrezzature e documenti di particolare interesse storico, artistico, architettonico, ambientale e culturale particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo, visibili al pubblico.
Allo stesso modo, in termini strutturali, l’attività conserva i serramenti esterni originali del locale mentre all’interno parte dell’arredamento e delle vetrine sono sempre quelle originali. Infine, pioniera dell’offerta di “servizio fotocopia” (utilizzato in positivo/negativo) “Foto Medici” continua ad utilizzare la “ricetta originale”, preparata con prodotti base, per il trattamento bianco-nero delle foto.
L’Albo delle “Botteghe Storiche” e dei “Mercati Storici”, è istituito presso il Settore Sviluppo Economico del Comune, in cui sono iscritti gli esercizi e i mercati operanti sul territorio comunale, in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Regionale e dal Regolamento per la promozione e valorizzazione delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici del Comune di Parma. Possono essere riconosciute quali “Botteghe Storiche: gli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa; gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; le attività artigianali. Vengono qualificati “Mercati Storici” quei complessi unitari, di proprietà pubblica, di particolare valore storico-artistico-architettonico, destinati ad attività commerciali, artigianali e di pubblico esercizio, operanti continuativamente da almeno 50 anni.