“I calciatori gli allenatori i dirigenti, anche i presidenti le proprietà passano, la maglia resta ! È questa l’unica verità che conta !
Non c’è niente di romantico in tutto questo, fa’ parte del gioco, ma al tempo stesso rimane l’amore più fedele che esiste !
LA MAGLIA !
Ne ho indossate diverse in carriera e tutte le volte l ho fatto con l’orgoglio, la passione e la responsabilità di chi sa di non giocare solo per se stesso.
Sono arrivato a giocarmi una semifinale per andare in serie B davanti a 20.000 persone, ho calcato i campi impervi dell”Eccellenza tra l’intimità di parenti e amici.. sempre con lo stesso fuoco dentro !
Quello che non ti può essere insegnato da piccolo, guidato dal principio che l’uomo viene sempre, in ogni caso, prima del calciatore !
Ma, per la prima volta, nel mio percorso calcistico, non avverto il desiderio di essere ricordato, non ho la bramosia di aver fatto breccia nei cuori della gente, e nemmeno sento la necessità che gli addetti ai lavori abbiano apprezzato quanto ho fatto in campo ! Per la prima volta, ho esclusivamente voglia di ricordare io, di non dimenticare ogni singolo istante vissuto in questa incredibile esperienza, infortunio compreso, poiché quello è stato il momento in cui ho veramente compreso cosa stavamo realizzando.
Quello che abbiamo vissuto fa’ parte dell’aspetto più difficile da creare nel calcio ed è un qualcosa che va al di là dei risultati del campo: io la chiamo alchimia !
Mi ritengo privilegiato, poiché negli ultimi due anni, a Sestri Levante e a Parma, ho avuto la grande fortuna di vivere queste alchimie così tanto diverse eppure così simili nella loro essenza. Un qualcosa che molti miei colleghi non hanno mai conosciuto.
Nessun protagonismo e, al tempo stesso, tutti protagonisti nel portare il proprio pesantissimo mattoncino !
In quel corteo che ci ha accompagnato alla prima giornata in casa c’era molto più di un gesto simbolico, c’era una città che si stringeva attorno a quello che nessuna mano,nessun fallimento, nessuna tempesta potrà mai scalfire !
È qualcosa di unico la maniera in cui la gente di Parma ha reagito a quanto accaduto, facendoci comprendere dal primo giorno cosa volesse dire indossare la Crociata, facendoci sentire, noi mestieranti della C e della D, al pari dei calciatori veri,senza alcun pregiudizio e apprezzando la nostra umanità prima ancora di vederci su di un campo di calcio !
È qualcosa di unico il modo in cui una proprietà abbia avuto un’idea e il coraggio di metterla in pratica affidandosi a quello che è stato il NOSTRO presidente e spingendosi ben oltre il conseguimento del risultato sportivo animati dalla voglia di fare un calcio diverso !
Ad oggi credo di poter dire in maniera obiettiva che abbiano costruito fondamenta solidissime guadagnando un credito: il credito di poter sbagliare poiché non bisognera’ mai dimenticarsi da dove si è ripartiti !
Uno staff tecnico e medico di primo ordine in cui ognuno ha dato del suo meglio per metterci nelle condizioni migliori per poter avere un alto rendimento.
Un gruppo di ragazzi che si sono comportati da grandi uomini mettendo sempre e comunque l’obiettivo di squadra davanti a quelli personali !
Senza dimenticare i Paolo, i Matteo, gli Accursio, gli Alessio e potrei fare decine di altri nomi, di coloro che fanno il lavoro “sporco”, che lavorano nelle retrovie, che sono ugualmente fondamentali per le grandi imprese.
A tutti va il mio personale ringraziamento e saluto.
Con l’augurio di continuare a costruire quel palazzo bellissimo e indistruttibile, un passo alla volta, senza frenesia, senza nessun protagonismo eppure protagonisti tutti insieme !!!
Christian Longobardi“
LA MAGLIA DEL CENTENARIO SU “ROLLING STONES” – JoyCut [trio di avanguardia elettronico bolognese, di origine lucana] affascinata dalla forza e dalla perseveranza della società Parma Calcio, ha fortemente voluto la storica maglia crociata in lanina del Centenario griffata Erreà, per posare in uno shooting fotografico, svoltosi sabato 23 luglio a Milano, per la prestigiosa rivista Rolling Stone, che ha pubblicato lo scatto sul numero di settembre, in un articolo dedicato alla factory di Caterina Caselli Sugar, attualmente in edicola, a pagina 79.
Pasquale, Gael e Giannicola hanno così spiegato a www.parmacalcio1913.com la scelta di sfoggiare proprio quella maglia:
“Il calcio è oramai divenuto un dominio violato, volevamo restituirne purezza, valore, tradizione, fatica, fiato, fango e magia. La maglia del Centenario del Parma ricalca esattamente quella creata il 16 Dicembre 1913, rispettando fedelmente tutte le procedure di manifattura dell’epoca, dalle tessiture ai telai, dalla macchina da cucire “a catenella” fino ai laccetti sul colletto alla francese.
Uno studio meticoloso che riconduce alla nostra particolare attenzione esplorativa nei confronti di un suono che sia identificativo. Indossarla è un onore immenso.
La sua storia, unica, accompagnata da una sfera estetica di irripetibile esclusività, aderisce coerentemente alla nostra campagna “We Are All Captains”: “Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un esempio per gli altri”.
Questo fa di ogni individuo un possibile “Capitano”, non solo nel calcio, non solo sul campo, non solo nello sport…”.
JoyCut hanno quindi portato con sé la Crociata Centenaria anche a “Rock En Seine” di Parigi, uno dei festival più importanti in Francia e in Europa, esibendola in esclusiva per il famosissimo Studio Fotografico Internazionale Harcourt-Paris davanti al sapiente obiettivo di Alessandro Silvestri.
A brevissimo l’ennesimo scatto ufficiale. “We Are All Captains” continua e non mancheranno le occasioni per esibirsi da “Crociati”…