La Fondazione Mario Tommasini ONLUS intende richiamare l’attenzione sui fatti che hanno colpito il grande settore dei servizi alle persone, a causa delle responsabilità di amministratori pubblici conniventi con la Malavita e di alcune cooperative sociali.
La Fondazione esprime la sua più viva preoccupazione e auspica che il clima determinatosi, ascrivibile a sistemi inquinati e a singole cooperative, non si riverberi su esperienze molto positive di sostegno all’integrazione sociale di persone che, nella loro vita, sperimentano l’emarginazione e hanno avuto ed hanno necessità di supporto per lasciare percorsi tribolati e difficili e individuare un nuovo progetto di vita.
Purtroppo si è rafforzata, se mai si fosse indebolita, la mancanza di cultura della trasparenza, del controllo sulla selezione e sull’operato della classe dirigente.
Potrebbe imporsi una cultura della rinuncia, da parte di coloro che operano onestamente, che svolgono la propria missione di partecipazione civica e civile, nelle associazioni, nel volontariato e nella quotidianità, perché forte è la delusione generata da questo clima di degrado .
Ma, pur nell’angoscia degli eventi gravi che hanno coinvolto anche cooperatori romani, la Fondazione Tommasini vuole ribadire la necessità e l’importanza di continuare ad impegnarsi, perché sarà sempre e comunque molto più vasto il numero delle “rette persone” cui fare riferimento, rispetto ai corrotti e ai delinquenti che giocano e speculano sulla pelle dei minori, degli sfollati, dei rifugiati, degli immigrati, sui rifiuti tossici e sui disastri naturali.
La Fondazione Tommasini esprime tutta la propria riconoscenza nei confronti di quelle tante cooperative, tanti altri cooperatori onesti, che dedicano il proprio lavoro alle persone più fragili: un esempio ne è la Cooperativa Sirio che fu la prima cooperativa sociale di Parma e fu costituita nel 1986 per volontà di Mario
Ci auguriamo che i cittadini sappiano distinguere, pur nelle difficoltà del momento, il loglio dal grano, il buono dal meno buono, il giusto dall’ingiusto. E sappiano riconoscere il valore della cooperazione sociale che dedica il proprio impegno non agli affari ma al bene delle persone.