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Danni da fauna selvatica. Regione: aperte domande per bando da 1,5 milioni

Il giovane lupo Ezechiele Jr., tornato libero in Umbria dopo essere stato curato, 7 marzo 2013. ANSA / US      Lesemplare, rinvenuto agonizzante per avvelenamento, Ë stato salvato dalla Forestale e dal personale veterinario Perugia, 7 marzo 2013 -  Torna in libert‡ il giovane lupo che rischiava di morire avvelenato, in Umbria, se non fosse stato per il tempestivo intervento del Corpo forestale e del servizio veterinario, allertati dalla segnalazione di un privato cittadino. Ezechiele Jr, questo il soprannome dellesemplare maschio di circa due anni, lo scorso sabato si aggirava agonizzante in localit‡ San Giovanni di Boschetto, una zona montana del comune di Nocera Umbra (PG), quando Ë stato avvistato dalluomo che ha lanciato lallarme.  Sul posto sono accorsi un medico veterinario e i Forestali del Comando Stazione di Nocera Umbra e al lupo Ë stata somministrata una dose di antidoto e una di anestetico cosÏ da permetterne la cattura. Una volta prelevato e trasportato dai Forestali presso lo studio del veterinario, Ë stato sottoposto ad alimentazione tramite fleboclisi e alle cure adeguate. Le cronache degli ultimi giorni riportano in drammatica evidenza il grave fenomeno dellabbandono di esche e bocconi avvelenati in varie zone della regione. Basti pensare ai due lupi trovati morti a distanza di pochi giorni luno dallaltro allinterno del Parco dei Monti Sibillini.   » emergenza, quindi, per questa specie, protetta ma minacciata dalle insidie della pressione antropica e del bracconaggio.  Dai primi controlli Ë emerso che lesca avvelenata ingerita dal mammifero fosse costituita da sostanze diserbanti.  La Forestale ha avviato ampie indagini mirate ad individuare i responsabili della vicenda. Nel frattempo lupo Ezechiele ha ripreso a correre riconoscente tra i boschi di una delle regioni pi˘ verdi dItalia.

Gli imprenditori agricoli, singoli o in forma associata, avranno a disposizione  circa 1,5 milioni di euro per nuovi investimenti destinati a proteggere le aree coltivate dalla presenza di fauna selvatica, tra cui  uccelli, lupi, cinghiali, caprioli, daini, cervi, lepri, istrici,  e favorire la convivenza fra agricoltura e territorio.

Tra i criteri di priorità, la localizzazione delle aziende nelle zone della Rete Natura 2000. Il bando, le cui risorse sono stanziate nell’ambito del Psr 2014-2020, è stato approvato dalla Giunta regionale.

Gli investimenti  a protezione delle aree coltivate devono essere nuove realizzazioni e non semplici sostituzioni, per una spesa complessiva che va dai 3mila ai 30mila euro. Oltre alle recinzioni, è ammesso l’acquisto di cani da guardia, protezioni elettriche a bassa intensità, protezioni acustiche e visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni.

Si potrà richiedere un contributo in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile. I progetti dovranno essere ultimati entro un anno dalla notifica dell’atto di concessione.

L’operazione “Prevenzione danni da fauna” non era presente nella precedente programmazione dello sviluppo rurale: la Regione intende in questo modo sostenere investimenti non produttivi per gli agricoltori e tutelare l’ambiente evitando comportamenti lesivi nei confronti della fauna selvatica. Gli agricoltori possono presentare le  domande di contributo dall’8 agosto al 31 ottobre sulla piattaforma informatica di Agrea.

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