Il monumento alle Barricate del 1922 tornerà ad essere ammirato dai cittadini. Finiti i restauri, verrà ricollocato in piazzale Rondani il 5 agosto, data della ricorrenza dell’episodio storico molto caro a Parma.
L’intervento di manutenzione è stato fortemente voluto dal Comune di Parma, che lo ha finanziato ed ha garantito il termine dei lavori di ripristino entro la data dell’anniversario del 5 agosto, come annunciato dall’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris all’inizio del restauro.
L’assessore Ferraris sottolinea l’importanza di questo intervento: “La cura e la tutela dei monumenti cittadini è uno degli obiettivi che ci siamo posti fin dall’inizio del mandato. I monumenti parlano e raccontano la storia di una comunità, trasmettendo valori fondamentali. Siamo felici di aver aggiunto un importante tassello, restituendo a tutti il ricordo delle Barricate”.
Venerdì 5 agosto quindi, alle ore 10.30, in piazzale Rondani, si terranno in presenza del sindaco Federico Pizzarotti le celebrazioni per la ricorrenza delle Barricate del 1922. Nella stessa occasione verrà restituito alla cittadinanza il monumento.
I lavori di restauro:
Collocato in un punto ideale di passaggio fra il Lungoparma e borghi dell’Oltretorrente, il monumento realizzato nel 1997 su progetto dell’architetto Luca Monica richiama la memoria storica dei moti popolari del 1922 sia nei principi compositivi, sia nella scelta dei materiali di realizzazione.
L’opera scultorea è infatti composta di tre strutture in ferro e travi lignee, in cui sono incastonate lastre di granito: gli stessi elementi provenienti dalle strade con cui furono innalzate le barricate.
La collocazione del monumento al centro di un sistema di istituti scolastici ne accentua la connotazione civica e didattica.
Sulle grandi superfici verticali di questo “libro di pietra” trova spazio un insieme di iscrizioni curate dall’Istituto Storico della Resistenza: i versi appositamente creati dal poeta Attilio Bertolucci, i nomi dei cittadini parmigiani caduti nella lotta antifascista, la pianta della città con la disposizione delle Barricate e un’epigrafe esplicativa dell’episodio a cura dello storico Gaetano Arfè.
I lavori di pulizia sono stati resi necessari dall’impatto sui materiali compositivi di depositi di particellato atmosferico, anneriti dall’inquinamento, e di patine biologiche (incrostazioni di licheni, cuscinetti di muschio ed erbe infestanti). Questo deterioramento aveva macchiato le lastre rendendo illeggibili alcuni versi. È stata dunque eseguita una pulizia generale, che ha riguardato anche le colature di ruggine provenienti dai perni in ferro: i perni sono stati rimossi e i fori rimasti sono stati stuccati con materiali idonei.
La pittura delle epigrafi è stata ripassata e, dove necessario, rifatta ex novo, per permettere alla cittadinanza una perfetta leggibilità. La pulizia ha riguardato anche le travi lignee, che sono state sverniciate, trattate contro le infestazioni e le muffe e ritonalizzate nel colore originario.
A livello strutturale e di messa in sicurezza, i travi orizzontali che soffrivano del peggiore stato di degrado, con perdita della funzione strutturale e mancanza di porzioni di materiale, sono stati interamente sostituiti, ed è stato messo in atto un trattamento di consolidamento e riadesione delle parti fessurate e fratturate.
Sono state infine applicate sui travi orizzontali delle coperture in piombo, che consentiranno di proteggerle in futuro dall’incidenza eccessiva delle intemperie.