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Unipr: “Sostegno a comunità accademica turca”. Sospesi erasmus

universitàL’Università di Parma esprime forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare in Turchia a seguito del tentato colpo di stato dello scorso 15 luglio, con le pesanti misure intimidatorie nei confronti di diversi ambiti dell’amministrazione pubblica, compreso quello dell’istruzione, e sottoscrive la dichiarazione di condanna diffusa nei giorni scorsi dalla European University Association (EUA) e condivisa dalla Conferenza dei Rettori dell’Università Italiane (CRUI). Il Senato accademico, nella seduta di martedì 26 luglio, ha unanimemente espresso la propria adesione.

“A seguito del tentativo di colpo di Stato in Turchia – si legge tra l’altro nella dichiarazione dell’EUA – il settore dell’istruzione, compreso quello dell’istruzione superiore, è stato preso di mira come molti altri ambiti dell’amministrazione pubblica. 15.200 professori sono stati sospesi, mentre Hurriyet riferisce che il Consiglio per l’Istruzione Superiore (YÖK) ha ordinato le dimissioni delle alte cariche delle università (1176 da quelle statali e 401 da quelle gestite da fondazioni). L’EUA condanna fermamente tale azione contro le università e il personale universitario ed esprime il suo sincero sostegno alla comunità accademica turca

In linea con quanto suggerito dalla CRUI nell’assemblea del 21 luglio scorso, al fine di tutelare in via prioritaria la salvaguardia dei propri studenti coinvolti in iniziative di mobilità internazionale, l’Università di Parma ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le attività di mobilità studentesca verso la Turchia per l’intero anno accademico 2016/2017, inclusa la mobilità nell’ambito di programmi di doppia titolazione ed Erasmus Plus SMS ed SMT. Gli studenti risultati già assegnatari di una delle borse di studio per la frequenza di parte o dell’intero prossimo anno accademico in una delle istituzioni turche partner dell’Ateneo dovranno rivolgersi alla UOS Internazionalizzazione (P.le San Francesco, 3 – tel. 0521 034203, email: [email protected]) per valutare il proprio ricollocamento in sedi disponibili in altri Paesi partecipanti ai programmi di scambio.

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