Morì in ospedale a Borgotaro, per un intervento al tendine di una spalla, volto a ripristinare un infortunio dovuto a una brutta caduta. La sfortunata vittima, un 64enne di Berceto, decisosi per l’intervento a causa di un doloroso ematoma, e morto per arresto cardiocircolatorio causato da un’emorragia arteriosa sotto l’ascella nel novembre 2010.
Sul banco degli imputati, tre medici dell’ospedale di Borgotaro: l’allora primario dell’Unità operativa di Ortopedia dell’ospedale di Borgotaro, un chirurgo ortopedico e un giovane specializzando di ortopedia, con l’imputazione di aver involontariamente causato la morte del paziente per “imperizia e negligenza”.
Uno dei medici è stato assolto, per essere stato presente in sala operatoria ma non aver fattivamente operato, mentre gli altri due sono stati condannati a 10 mesi, pena sospesa con la condizionale.
Alla vedova e al figlio, un risarcimento di 338 mila euro pagato dall’Ausl.