Dopo il silenzio, il contrattacco. Federico Pizzarotti scrive una lettera a Beppe Grillo in cui chiede chiarezza sul proprio futuro all’interno del movimento: dentro o fuori.
Dopo la sentenza del Tribunale di Napoli, il sindaco di Parma era stato chiaro: “Ora ritirare la mia espulsione”. Ma appresa la notizia della volontà dei vertici di tenere la sua sospensione in stand by, ha riunito di gran fretta il suo gruppo consiliare e, rivolgendosi direttamente al leader del Movimento dopo mesi di silenzio con il direttorio e con Luigi Di Maio, il responsabile enti locali del direttorio che lo avrebbe addirittura silenziato sulle chat, ha chiesto chiarezza. E in fretta, rivela l’agenzia AdnKronos.
A quasi 60 giorni dall’invio della sua memoria difensiva, scrive l’agenzia, il sindaco ducale ha deciso di passare al contrattacco e rivolgersi direttamente a Grillo, con cui i rapporti sono nulli ormai da anni. Nella lettera, Pizzarotti chiede lumi sul suo futuro ma anche regole nuove e condivise, dopo la pronuncia del tribunale di Napoli che ha dichiarato nulle le espulsioni piovute su alcuni attivisti, mettendo in discussione le regole stesse su cui regge il Movimento.
I vertici, riferisce Adnkronos, sarebbero decisi a tenere il sindaco ducale sospeso ancora a lungo, senza venire a capo della situazione. Ma chissà che l’iniziativa di Pizzarotti non cambi qualcosa, spingendo Grillo a pronunciarsi e dirimere una questione che ormai si trascina da troppo tempo. Questo sarebbe l’obiettivo del sindaco di Parma.