“Abbiamo assistito ad una bella vetrina dove ci hanno spiegato la crescita del termalismo regionale senza tenere conto della realtà che vede le enormi difficoltà di Salsomaggiore e Tabiano oltre che di altri comprensori termali”. Questo il commento che ha rilasciato il Vice Presidente dell’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, al termine della Commissione assembleare politiche economiche che ha visto l’audizione di COTER Srl (Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia-Romagna), FoRST (Fondazione Ricerca Scientifica Termale), Federterme, Unione di Prodotto Terme, Salute e Benessere dell’Emilia Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna, sul ruolo del termalismo emiliano-romagnolo.
“Solo con l’intervento in replica dell’Assessore regionale al turismo Andrea Corsini sono state ammesse le pesanti difficoltà di Salso e Tabiano ed il fallimento dell’operazione dell’affitto del ramo alberghiero aziendale – ha quindi proseguito Rainieri – Vorremmo comunque essere fiduciosi come l’assessore sul rilancio di quella che è la più importante realtà termale dell’Emilia-Romagna ma facciamo fatica a esserlo. Davanti a noi, infatti, vediamo solo maldestri tentativi come quello di riempire di profughi gli alberghi di Tabiano e niente altro. E dire che invece la Regione Emilia-Romagna avrebbe molto da farsi perdonare come socio pubblico delle Terme nelle scelte che hanno portato all’attuale situazione di profondissima crisi”.
“Speriamo almeno che adesso si faccia tesoro dei tanti errori commessi in passato – ha concluso il Consigliere regionale leghista – e ci si affidi a imprenditori seri cercando di dargli quelle certezze che li spronano ad investire e la necessaria effettiva integrazione dell’offerta termale con le altre attrazioni del nostro territorio fino ad ora fatta rimasta sulla carta di qualche dichiareazione di intenti”.