E’ stato un lungo week end, quello appena trascorso, tra San Daniele Po, Roccabianca e Zibello, per gli amanti dei rave party, e per i Carabinieri, impegnati a “smaltire” e identificare i partecipanti.
La musica è iniziata sabato pomeriggio, ed è proseguita per quasi tutta la domenica, sotto il ponte Verdi di Ragazzola, in quella fascia golenare del Po che divide Emilia e Lombardia.
Qui si sono radunati, questo volta sul lato cremonese, ma in passato tante volte è stato quello parmigiano ad accoglierli, centinaia di giovani da mezza Europa e da tutto il Nord Italia. Obiettivo, ovviamente, musica e grande sballo per almeno 36 ore. Sul posto, nella mattinata di oggi, lunedì 4 luglio, ancora molta gente. La folla si dovrebbe smaltire entro domani.
Camper, auto, pulmini, autostop per arrivare, coi mezzi poi seminascosti dalla strada negli anfratti della golena, un grande palco, gadget in vendita, musica no stop, incurante di calore e forze dell’ordine. Che a fine serata, se ne sono rientrati con denunce, segnalazioni e moniti ad andarsene.
Caduti inascoltati, a orecchie assordate e cervelli rammolliti dallo sballo. Quello che sorprende è come, ciclicamente, in quel lembo di terra il party si ripeta, illegale, pericoloso, incontrastato. Seguiranno sicuramente ripercussioni per gli organizzatori della festa illegale, come tutti gli anni, che probabilmente però non fermeranno i giovani ad organizzare la prossima.