Si è tenuta giovedì al Teatro Regio la 71° assemblea dell’Unione parmense degli industriali. Gli ospiti di quest’anno, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Inevitabile che la Brexit e gli effetti sull’economia europea abbia tenuto banco, ma il presidente di Upi si è detto fiducioso: l’imprenditoria italiana saprà trasformare i problemi in opportunità.
“La scelta che i Paesi europei hanno di fronte in questo periodo storico non è dunque facile ma essenzialmente si riduce a due possibilità: o iniziare a risolvere questa sfida secolare con politiche nuove, anche non convenzionali, che affrontino in modo concreto, condiviso e finalmente scevro dai tanti “egoismi nazionali”, le emergenze sopra delineate o arrendersi all’inevitabile e progressivo ritorno ai vari nazionalismi”.
Figna ha indicato l’esempio della Germania, che negli ultimi 10 anni ha saputo risollevarsi grazie a un percorso di riforme – ha commentato Figna.
TI-BRE- Figna che poi ha lanciato una stoccata alla Regione per la Ti-Bre: “E’ di ‘importanza fondamentale, rinunciare alla Ti-bre comprometterebbe gli interessi di sviluppo economico non solo della nostra provincia, ma anche di tutti una serie di territori ad alta densità industriale compresi nella dorsale che va dal mar Tirreno fino alle province lombarde e venete”.
BENE IL MADE IN PARMA- “Nel 2015 – ha detto Figna – l’economia a Parma è tornata a mostrare segnali di ripresa.Più 1,4% sulla media regionale, molto bene l’export con un fortissimo + 9%.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE – “La nostra disoccupazione giovanile scende da un 16,7% ad un 14% – aggiunge Figna parlando di lavoro, giovani e rapporto imprese-scuola -. Il lavoro da fare è ancora tanto e la “reale e leale collaborazione” fra imprese e istituzioni (dal Comune all’Università, dalla Camera di commercio alle Asl) ha permesso di avviare “progetti di sviluppo delle nostre capacità di innovazione che potranno produrre un bilancio positivo ed un innalzamento della ricchezza e qualità di vita della nostra comunità”.
UN PLAUSO A PIZZAROTTI – “Non entro nel merito delle vicende giudiziarie – ha commentato mister Confindustria – ma dico che in quest’ultimo anno, ha dimostrato di saper lavorare insieme. Grazie a una reale e leale collaborazione si sono avviati progetti di sviluppo delle nostre capacità di innovazione, che siamo certi, se portati avanti con determinazione e coerenza, potranno produrre un innalzamento della ricchezza e qualità di vita della nostra comunità”.