Pacchi, paccotti, contro pacchi.
Sette anni fa il Parma ne ha conosciuti due, anzi diciamo due e mezzo.
Il mezzo diciamolo subito: fu Tommaso Ghirardi, che era ad un passo dall’acquisto ma lo scoppio di Calciopoli lo distolse. Servirono sei mesi di “descanso” per tornare sui suoi passi e dire si al Parma Calcio.
Passiamo agli interi: Gaetano Valenza e Lorenzo Sanz.
Il primo, formalmente rappresentante di una cordata multimilionaria, estroso, strampalato, si disperse tra proclami alla stampa, bottiglie di vino non pagate e nottate folli all’allora Porca Loca.
Si narra che avrebbe versato anche una caparra, mai confermata.
Il secondo è’ arcinoto, uomo di calcio, ex presidente del Real Madrid e proprietario del Malaga.
Anche lui proclami, un figlio designato come presidente futuro (e a ben pensarci assomiglia un po a Giordano junior), un acconto versato, un portavoce importante, Vittorio Albertini.
Che tenne anche una conferenza stampa, “storica” a due “bocche” con Guido Angiolini, allora presidente di Parma Fc.
In attesa di capire se anche questa cordata russo-cipriota sarà un pacco, o una fiorente e solida verità, ripercorriamo quella conferenza, “sbobinata” dall’allora responsabile dell’ufficio stampa Gabriele Majo.
<<Oltre un centinaio di persone – tra giornalisti, operatori e tifosi – hanno assiepato la Sala Conferenze dello Stadio Tardini di Parma per la conferenza stampa di Vittorio Albertini (il procuratore di Lorenzo Sanz, cui fa capo la Società Spagnola Inversiones Renfisa che rileverà il Parma FC) le cui parole sono state salutate con ripetuti applausi del pubblico entusiasta.
Al tavolo delle conferenze sedevano (da sinistra) l’Amministratore Delegato del Parma Fc Alberto Peroglio Longhin, il Presidente Guido Angiolini (che ha tenuto l’introduzione), Vittorio Albertini Procuratore di Sanz, oltre ai professionisti Giorgio Picone, Cesare Salvi e Andrea Foschi.
L’INTRODUZIONE DI GUIDO ANGIOLINI, PRESIDENTE DEL PARMA FC
“Buonasera. Nei giorni scorsi abbiamo dato la notizia che Parma A.C. in Amministrazione Straordinaria ha accettato una proposta irrevocabile da parte di Inversiones Renfisa, società spagnola che fa capo a Lorenzo Sanz, per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario di Parma F.C.
La controparte ha versato un acconto lo scorso 11 agosto: l’accordo prevede che entro il 20 di settembre ci sia il passaggio delle quote e il saldo del prezzo, che è di 26,5 milioni di euro. Quindi il totale è 27, 5 milioni di euro.
Può darsi che l’operazione si concluda prima del 20 settembre: poiché da oggi al 20 settembre trascorre un tempo un po’ lungo ci sembrava opportuno avere un incontro su questo tema e presentare la Società acquirente.
Come Procedura Straordinaria ci accingiamo quindi a riconsegnare – se così si può dire – alla Città di Parma uno dei suoi simboli, cioè la squadra di calcio. Lo facciamo, con una certa soddisfazione, affidandola sicuramente a mani più esperte delle nostre.
Ci auguriamo che il nostro compito si concluda al più presto possibile, e non oltre il 20 settembre, e che altri più esperti e più capaci in questo campo prendano il nostro posto.
A questo punto io lascio la parola ai Signori che rappresentano la Inversiones Renfisa.”
VITTORIO ALBERTINi per INVERSIONES RENFISA
“E’ un piacere essere qui per due motivi. Primo, perché abbiamo fatto una cosa importante: abbiamo salvato il Parma. E poi perché abbiamo portato un uomo che conta.
Non è importante solo la vendita del Parma, ma a chi l’abbiamo venduto.
In questo momento, forse, sarebbe andato bene tutto perché l’importante era concludere ma, senza peccare di modestia, io penso che questo sia un uomo con quattro stellette, o anche cinque.
Lui – Lorenzo Sanz – è un amante del calcio prima di tutto. Quello che mi ha impressionato di più di lui, la prima volta che l’ho incontrato, è la sua passione smisurata per i tifosi. Può sembrare banale ma queste persone che hanno tanta voglia di assistere alle partite di calcio, chissà perché legano il gioco a chi lo vede, e mi riferisco proprio ai tifosi.
Non dimentichiamo che è stato per cinque anni al Real Madrid vincendo tutto quello che c’era da vincere, dalla Coppa del Re, che sarebbe la nostra Coppa Italia, a Supercoppe, Coppe Intercontinentali, Coppe dei Campioni, Scudetti…
Penso che quell’uomo non venga qui per gestire una società di calcio mediocre. Io non voglio enfatizzare troppo la cosa e offrire illusioni: ma sono sicuro che non viene per giocare un campionato per salvarsi. Questo l’ho già detto e lo ripeto un’altra volta.
Lui verrà qui per fare un bel campionato. Lui è un uomo vincente, non ama essere secondo, immaginarsi terzi, se non ama essere secondo…
Tra i primi sì, però. Adesso non dico di vincere il Campionato: ci penseremo più avanti. Non lo escludiamo, però penso che le Tre Grandi Sorelle tra qualche anno possano vederne crescere di fianco una più piccola…
Lavoreremo per questo: adesso, intanto, faremo diverse cosette insieme…
Gestiremo insieme innanzitutto l’attuale parco giocatori. Cominciamo lavorando insieme, mantenendo lo staff attuale, vedendo cosa sia possibile aggiungere.
Loro hanno fatto miracoli, perché con i soldi che c’erano hanno dovuto gestire in una maniera quasi impossibile.
Ma vorrei fare un passo indietro, cioè a quando ho conosciuto questo Magnifico Soggetto che io chiamo e chiamerà sempre il Nostro Presidente.
E’ una persona squisita ed amabile, sotto tutti i punti di vista.
La prima volta che l’ho incontrato mi sembrava quasi uno scherzo: abbiamo iniziato a parlare seriamente della cosa dopo il 7 luglio. Prima c’erano altri impegni ed impedimenti che non ci consentivano di parlare direttamente con il Dottor Angiolini, che è stata un’amabile persona che si è sempre resa disponibile a fare tutti gli incontri, in qualsiasi momento lo chiedessi. E di questo lo devo ringraziare pubblicamente. Mi ha messo a disposizione la sua struttura, mi ha dato la Banca Profilo, che ha cominciato a lavorare con me, i suoi legali.
In questo momento vorrei ringraziare le due persone che mi hanno portato a trattare con Lorenzo Sanz Mancebo e cioè Franco De Matteis, che è un personaggio molto particolare, un grande intenditore di opere d’arte, di quadri, di pittura; abruzzese, fiorentino di adozione, e uomo di mondo. Lui abita un po’ dappertutto, a Madrid, Marbella, segue il Presidente.
L’altro è Germano Zanrosso, che è un suo collaboratore, ed abita in Provincia di Varese.
Se oggi il Parma è nelle mani di Lorenzo Sanz è per merito mio, ma tramite loro.
Il Presidente è un uomo che non guarda alla squadra di calcio come ad un affare, basta dire che si è fidato dei conti senza mai andare a controllarli nei data-room. Si è fidato di quello che noi gli abbiamo detto. D’accordo: c’è una Procedura dietro, e sono sicuro che i conti sono a posto, però si parla di 27,5 milioni di euro, cioè oltre 55 miliardi di vecchie lire. La massima fiducia c’è.
Vi chiederete: ma perché proprio Parma? Perché proprio tu?
Anch’io delle volte me lo chiedo, ma non mi so dare una risposta. Una cosa è certa: lui ha avuto fiducia subito e l’ha sempre mantenuta.
Sono riuscito a fargli amare il Parma e Parma con delle cose semplici. La prima sono stati i tifosi.
La prima volta è stato a Cannes: dopo aver finito una riunione fiume con dei personaggi importanti alle otto di sera, mi ha tenuto fino alle dieci perché voleva che gli spiegassi come sono i tifosi di Parma.
Per due ore gli ho parlato dei tifosi: gli ho detto che sono splendidi, che hanno meritato più di una volta il premio Fair-play. Sarebbe bello se fossero tutti come loro in Italia. Ma noi siamo fortunati ad averli.
Mi ha chiesto: ma i bambini vengono allo Stadio? E io gli ho risposto: non vengono solo i bambini, ma la famiglia intera.
Lui mi ha detto che dovremo favorire questa situazione, e così abbiamo proposto al Dottor Peroglio Longhin di fare una promozione con l’ingresso a 50 euro per tutti i bambini fino a 15 anni, perché li vogliamo tutti allo Stadio. La prima volta che verranno avranno tutti una maglietta e una bandierina. Chi ha già pagato l’abbonamento intero avrà un coupon.
Spero che si possa partire presto con questa iniziativa.
Sono sicuro che il Presidente apprezzerà: la cassetta con questa dichiarazione gliela porterò personalmente domani.”
(Applausi)>>.
Col senno di poi…no comment. E dita incrociate.