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Medicina di genere, Parma all’avanguardia

medicina-di-genereUomini e donne hanno risposte diverse ai farmaci e agli effetti collaterali, hanno sintomi diversi e differenti approcci alle cure. Ma non sempre se ne tiene conto.

La medicina che rispetta queste differenze si chiama Medicina di genere: è un nuovo campo di ricerca sul quale Parma sta lavorando da anni.

Lunedi 13 giugno, nell’aula G dell’ospedale di Parma, si è svolta la tavola rotonda su questo tema, promossa dallo Spi Cgil e dal Coordinamento donne dello Spi.
Era presente la deputata Paola Boldrini, prima firmataria della proposta di legge sulla medicina di genere, che ha fatto il punto della situazione. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Francesca Strozzi. “È la quarta iniziativa sull’argomento che organizziamo” – spiega Edda Furini, responsabile coordinamento donne Spi Cgil – “Insitiamo. Questo vuol dire che a Parma stiamo costruendo cose importanti. I sintomi premonitori di malattie spesso sono diversi nel genere, e diversa è la risposta nell’assunzione di medicine. L’obiettivo di fondo della medicina di genere é l’approprietezza della cura”.

“La medicina di genere non é la medicina delle donne ma una medicina che tiene conto di uomini e donne, è un tema che riguarda tutti” ha detto la parlamentare Patrizia Maestri, in apertura dell’incontro. “Questa proposta di legge ha bisogno del sostegno di tutti. – ha detto l’onorevole Paola Boldrini – In questa legge c’è la formazione, l’insegnamento, la divulgazione, la ricerca per l’appropriatezza dell’approccio medico. Spesso i farmaci sono sperimentati solo su uomini e hanno effetti diversi sulle donne”.

Alla tavola rotonda sono intervenuti Paolo Bertoletti, segretario generale dello Spi Cgil,
Gabriella Dionigi, responsabile regionale del coordinamento donne pensionate Spi Cgil, Antonella Vezzani, del Cug azienda ospedaliera universitaria di Parma, Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Parma, Elena Saccenti, direttrice generale dell’Ausl di Parma, Lorella Franzoni, presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’università di Parma, e Rosalba Calandra Checco, responsabile Sanità della funzione pubblica Cgil di Parma.

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