Un pacco bomba è stato recapitato presso la sede cittadina dell’Efsa, l’Autorità europea per l’alimentazione, in Viale Piacenza.
L’allarme è stato lanciato nella mattinata di martedì dopo aver notato il destinatario della busta (sconosciuto ai dipendenti, essendo solo un collaboratore esterno) con le forze dell’ordine e artificieri chiamati ad intervenire per evacuare le aree del box office; gli artificieri hanno fatto brillare con successo il plico, nel cortile esterno, confermando che, se aperto, avrebbe potuto causare danni a persone o cose nelle vicinanze, provocando fiammate.
Pacchi e buste sono controllati con metal detector e raggi x e nel plico sospetto erano subito apparsi evidenti ai controlli alcuni fili ed una batteria. L’involucro aveva, secondo indiscrezioni, anche un discreto quantitativo di materiale pirico ed era quindi in grado di esplodere.
Porto e detenzione di materiale esplodente, con l’aggravante di aver agito con finalità di terrorismo, è il di reato ipotizzato nel fascicolo aperto sulla busta esplosiva. Gli atti sono sul tavolo del procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, responsabile del gruppo ‘terrorismò che ha competenza distrettuale. Le indagini sono affidate alla Digos di Parma.
I dipendenti sono rientrati nei propri uffici intorno all’ora di pranzo, mentre la polizia scientifica ha avviato le indagini, con interesse per la pista anarco-insurrezionalista sul fronte delle politiche Ogm. (ANSA)