Sette milioni e 200mila euro risparmiati sulle tasse attraverso ammortamenti non deducibili messi in dichiarazione tra il 2010 e il 2014.
E’ quanto avrebbe contestato la Guardia di Finanza alla società Vr Milan Srl che gestisce il Fidenza Village. Il verbale di contestazione delle fiamme gialle risale al febbraio scorso e l’operazione rientra nel contenzioso civile tra la stessa Srl e la Saldarini 1882 che gestisce un negozio monomarca all’interno dell’outlet di Fidenza.
Saldarini contesta l’applicazione del contratto di affitto di ramo d’azienda applicato ai monomarca. I finanzieri, quindi, hanno deciso di mettere il naso tra le carte, scoprendo che le quote di ammortamento messe in detrazione dalla dichiarazione dei redditi non potevano di fatto essere dedotte in quanto relative a beni immobili dei rami d’azienda concessi in affitto. E in quanto tali non deducibili dal reddito dell’affittuario.
Adesso Vr Milan Srl valuterà se presentare ricorso alle sedi competenti. Si tratterebbe comunque di illecito di carattere amministrativo. Ma di certo questo è soltanto un altro tassello di un lungo contenzioso che vede su fronti opposti il Fidenza Village e la Saldarini.
Un caso che diventa anche politico, poichè Francesca Gambarini (Forza Italia) tira in ballo l’amministrazione del sindaco Andrea Massari, chiedendo lumi anche su altre questioni che riguardano il contenzioso tra Milan Vr e Saldarini. In particolare su una presunta falsa Scia, che il Comune di Fidenza non avrebbe segnalato alle autorità competenti. “Il Comune deve dare spiegazioni e chiedo che ne venga data comunicazione al primo Consiglio comunale utile”, sottolinea Gambarini, che chiede anche “se esiste un’indagine della Procura, il Comune a che titolo è coinvolto?”.
Risposta che non si fa attendere e parla “di esternazioni completamente avulse dalla realtà amministrativa”. Secondo una nota dell’amministrazione Massari, “oltre ad aver fornito alla ditta Saldarini Srl tutti gli atti ed aver ricevuto la proprietà aziendale per mostrargli la documentazione esistente (dalla data di costruzione dell’Outlet fino ad oggi), il Comune di Fidenza ricorda che la ditta Saldarini Srl ha presentato il 1° aprile scorso ai suoi uffici una istanza di accesso agli atti. In tale istanza la Saldarini Srl evidenziava che sarebbe risultata falsa la reintestazione di una Scia fatta dall’Outlet dopo la risoluzione dei rapporti. Il Comune ha risposto con estrema precisione nel rispetto dei 30 giorni dovuti (il 28 aprile scorso), spiegando alla Saldarini Srl che, in ogni caso, non competeva al Comune la relativa valutazione (che, tra l’altro, dipende da valutazioni giuridiche connesse al contenzioso pendente tra la Saldarini srl e la Vr Milan) e che, comunque, il Comune si sarebbe adeguato alle decisioni della Magistratura in merito alla vicenda legale che vede contrapposta la Saldarini Srl alla società di gestione dell’Outlet. Solo per ulteriore precisione – continua la nota – si segnala che neanche il Giudice di Pace ha ritenuto la sussistenza di tale pretesa falsità poiché, diversamente, era suo dovere fare immediato rapporto alla Procura della Repubblica, il che non risulta abbia fatto. Questo il ruolo del Comune, non altro. In sostanza il Comune – conclude la risposta dell’amministrazione comunale – ha ritenuto di non interferire in un contenzioso tra soggetti privati, ritenendo di conformare il suo successivo comportamento alle decisioni che la magistratura deciderà di assumere sulla configurabilità o meno di un contratto di affitto di azienda ovvero di locazione commerciale e quindi sul soggetto titolato allo svolgimento dell’attività commerciale. Perciò, a fronte di affermazioni improprie che senza nessun fondamento denigrano il buon operato del Comune, l’Amministrazione si riserva di adire le vie legali a tutela della comunità fidentina”.