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Chirurgia pediatrica Parma: “La Regione tuteli l’eccellenza”

Se è vero come pare che nella chirurgia pediatrica di Parma i medici chirurghi effettivi sono troppo pochi per mantenere gli alti livelli di efficienza del reparto a meno di turni massacranti che mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e degli stessi medici, la Regione deve intervenire per ripristinare la normalità”.

Lo chiede il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Fabio Rainieri che punta il dito sulla Chirurgia Pediatrica dell’Azienza Ospedaliero Universitaria di Parma, una struttura sanitaria aziendale complessa presente all’interno dell’Ospedale del Bambino Pietro Barilla e di eccellenza a livello nazionale.

“In questa unità operativa – spiega Rainieri – si effettuano più di 1500 interventi all’anno su pazienti in età pediatrica, oltre all’attività diagnostica e di assistenza pre e post operatoria, e si rendono consulenze a numerosi altri enti sanitari regionali e extraregionali. Eppure, rispetto a quanto appare sul sito dell’azienda per cui nel reparto sarebbero operativi 8 medici più il direttore della struttura stessa, attualmente gli effettivi sarebbero solo 6, in quanto non sarebbero stati sostituiti diversi medici che nel corso del 2015 sono andati in pensione o in aspettativa per maternità”.

“Eppure – attacca – in altri reparti di Chirurgia pediatrica in Emilia-Romagna, quali ad esempio quello dell’AUSL di Rimini e quello del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, sono presenti organici notevolmente più consistenti, di 10 chirurghi nel primo e 14 più gli specializzandi nel secondo”.

“E’ inverosimile – continua Rainieri – che con un così ridotto organico di chirurghi, a Parma si possa mantenere il carico di lavoro corrispondente al livello di operatività registrato fino ad oggi che ha visto i medici impegnati tutti in tutti i giorni feriali proprio per rispondere alle richieste del territorio. Una presenza continuata che li ha portati ad accumulare eccedenze orarie lavorative superiori alle 300 ore, che non permette loro di godere dei riposi cui avrebbero diritto e che ora li vede nell’impossibilità di organizzare la fruizione delle ferie per almeno 15 giorni ciascuno durante il periodo estivo”.

“Una situazione allucinante. In queste condizioni non è più possibile lavorare! Anzi, di più – attacca Rainieri -, questo continuo ‘sfruttamento’ va chiaramente contro la legge”.

Nel mirino del vice presidente del Consiglio Regionale anche il progetto di costruire con importanti investimenti regionali, presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il MIRE, un ospedale dedicato all’infanzia e alla maternità, con molte funzioni sovrapponibili all’Ospedale del Bambino di Parma.

“Per questo – spiega Rainieri – chiedo di sapere al più presto per quali motivi non siano state sostituite le unità della Chirurgia pediatrica dell’Ospedale del Bambino Pietro Barilla, che hanno cessato l’attività lavorativa o sono andate in aspettativa nel corso del 2015 e se è in atto un progetto di ridimensionamento di tale unità operativa magari a favore di Reggio Emilia”.

“In ultimo – conclude – ma non per importanza, invito la Giunta a intervenire con urgenza perché l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma trovi una soluzione per cui i medici effettivi operanti nella struttura complessa della Chirurgia pediatrica possano esercitare la loro delicata professione con le garanzie di efficienza e sicurezza a salvaguardia loro e dei pazienti previste dalle norme legislative e contrattuali in vigore e nel pieno godimento dei loro diritti di lavoratori, senza che nel contempo diminuisca il livello di operatività e di qualità di un reparto di eccellenza di livello nazionale a discapito dei pazienti e delle loro famiglie e di tutto il Servizio Sanitario Regionale”.

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