“Oltre sette milioni di euro per garantire la copertura delle prestazioni sanitarie agli irregolari. E’ questa la spesa a cui nel 2015 hanno dovuto fare fronte le casse regionali per le prestazioni urgenti o comunque essenziali ai cittadini stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno nella nostra Regione. Una vera e propria follia che deve finire”.
Così Fabio Rainieri vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna interviene sul fronte delle spese sanitarie per l’assistenza a clandestini e irregolari.
“Lo sappiamo tutti e non c’è bisogno che altri che lo ricordino, che il diritto alla Salute è costituzionalmente sancito. E non stiamo dicendo che gli irregolari devono essere lasciati morire su un marciapiede. Ma è evidente che bisogna dare un giro di vite all’immigrazione incontrollata e selvaggia. Oltre alle spese di vitto, alloggio, prima e seconda assistenza… ora (solo in ER) si aggiungono anche questi 7.115.385,67 euro. Non proprio caramelle – attacca Rainieri -, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo”.
“Soldi questi – spiega – che escono dalle casse regionali e che non vi fanno ritorno e che invece potrebbero e dovrebbero essere spesi per la nostra gente. Nel solo territorio di Parma – continua il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa -, per fare fronte alle cosiddette ‘prestazioni urgenti o comunque essenziali ai cittadini stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno’, l’Azienda Usl di Parma ha speso 700.956,66 euro ai quali vanno a sommarsi i 900.403,31 euro dell’Azienda ospedaliera”.
“E intanto si tagliano i servizi, si accorpano gli ospedali, si chiudono reparti e si allungano i tempi di attesa per le visite strumentali e per gli esami di laboratorio. Eppure molte cose si potrebbero fare mettendo a disposizione della nostra gente quei sette milioni. Che forse sia il caso di rivedere qualcosa e di smetterla con questa politica delle porte aperte? Mi auguro che il Pd – conclude – voglia finalmente guardare agli interessi della nostra gente e la smetta di indossare i panni del tour operator continuando a presentare il nostro Paese come una meta da sogno per extracomunitari di ogni genere”.
Lo stesso Consigliere regionale del Carroccio ha peraltro rilevato in una interrogazione in Regione che la stessa spesa sanitaria complessiva per gli irregolari sul territorio di Parma sostenuta da AUSL e Azienda Ospedaliero Universitaria è in aumento del 15 % nel 2015 rispetto al 2014, in controtendenza rispetto alla diminuzione che si riscontra a livello regionale e che per l’Ospedale Maggiore l’aumento di spesa è stato del 58 % mentre per l’AUSL è in diminuzione. Ha quindi chiesto alla Giunta regionale i motivi di questa controtendenza e quelli dello spostamento di spesa dall’AUSL all’Ospedale Maggiore di Parma e, inoltre, se l’erogazione di prestazioni e servizi ad irregolari ha comportato ulteriori disagi a quelli già esistenti per sovraffollamento e conseguenti lunghe attese al Pronto Soccorso di Parma.