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Ritrovano 7milioni di lire ma Bankitalia rifiuta il cambio in euro

Sette milioni di lire. Tanto hanno ritrovato due pensionati, uno originario di Busseto, in una libreria. Entusiasti, si sono rivolti alla Banca d’Italia che, però, gli ha risposto picche: nessun cambio in euro.

Si sono quindi rivolti all’associazione Agitalia  che ha diffuso una nota in merito: “Qualche mese fa – si legge – mentre riordinavano la libreria di famiglia, i due coniugi hanno rinvenuto una busta contenente una serie di banconote da 500 mila lire per un totale di 7 milioni di lire, dimenticati  dopo che l’uomo si era sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Allo sportello Bankitalia gli è stato detto (agli inizi di febbraio di quest’anno) che il cambio in euro non è era più possibile, in quanto non avevano presentato la richiesta prima del 2012″.

“Se è vero infatti che era stato stabilito un termine decennale (2002-2012) – prosegue l’associazione – per il cambio delle lire in euro è altrettanto vero, come sostiene ampiamente la Giurisprudenza, che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire-euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire”.

“La sentenza 216/2015 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma Monti, riportando il nostro Paese sulla lunghezza d’onda degli altri Paesi della Comunità europea. Bankitalia ha cominciato a fare, ci si consenta l’espressione, “figli e figliastri”  disponendo il cambio lire-euro solo per alcuni”.

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