“Nel quartiere San Leonardo è prevista l’installazione di una telecamera di videosorveglianza su via San Leonardo, all’altezza di via Corini e l’inserimento di due punti OCR per la lettura della targa delle auto nei due sensi di marcia.
La scelta non è stata casuale dal momento che tale zona è interessata da fenomeni frequenti di degrado ed in particolare di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di una delle vie principali di accesso alla città per questo è stata prevista anche l’installazione del sistema di lettura delle targhe”.
Era il primo dicembre del 2015 quando Gaetano Noè, capo dei vigili, e Cristiano Casa, assessore del Comune di Parma con delega, tra le altre, alla sicurezza, promettevano quanto sopra in pompa magna, annunciando altre misure di sicurezza in zone sensibili.
Sono passati tre mesi, anzi quattro, e cosa è accaduto a San Leonardo l’altra notte lo sappiamo tutti (LEGGI): ora, forse, sarebbe ora arrivassero davvero le telecamere.
O come tuona la Lega Nord (LEGGI), rischia di diventare davvero troppo tardi, e i residenti lo gridano a gran voce: “Abbiamo paura”.