Da Beretta a Apolloni, dieci anni di “Pasque” gialloblù.
Dieci anni in cui è cambiato tanto, troppo, tutto. Non sempre le vigilie di Pasqua sono state felici, nessuna mai di Resurrezione come questa.
Stagione 2005-2006, il turno pre pasquale cade sabato 15 aprile. A Marassi va in scena Sampdoria – Parma. I ducali vincono 2 a 1 e incassano la salvezza. Gran bella Pasqua, gran bella festa. Mentre, qualche mese dopo, scoppierà Calciopoli…e il Parma si troverà con uno scarpino in Europa.
Stagione 2006-2007, è il 7 Aprile, Parma – Livorno finisce 1-0. E’ la stagione dell’ avvicendamento Bondi – Ghirardi, in panchina Pioli, a gennaio, aveva ceduto il passo a Ranieri. A gennaio era arrivato Pepito Rossi, il Parma da quasi certo retrocesso era in piena risalita.
Stagione 2007-2008, Sabato Santo è il 22 marzo. Sarà l’anno della retrocessione, ma ancora siamo ben lontani dall’immaginarlo. A Di Carlo in stagione è succeduto Cooper, il Parma veleggia poco sopra la zona rossa, e la prima sconfitta della gestione Cooper arriva, immeritatamente, a Siena.
Stagione 2008-2009, è l’11 aprile di un’annata di serie B travestita da cavalcata. Bellissima, divertente, sofferta a tratti ma piena solo di gioie culminata in una festa strepitosa in cui Guidolin, noto musone, canta balla e sorride.
Stagione 2009-2010, sabato di Pasqua è il tre Aprile, in panchina ancora Guidolin per un’annata senza scossoni.
Stagione 2010-2011, liquidato in estate, e in malomodo, Guidolin per mettere “fallimento Marino” in panchina, il 23 aprile è già arrivato Colomba. Il Parma vince 2-0 a Udine.
Stagione 2011-2012, un anno dopo il pre pasquale è ancora a Udine, il 7 aprile. Il Parma dopo essersi salvato, grazie a Colomba, dopo un avvio stentato ha dato il benservito a Colomba. Al suo posto Roberto Donadoni, a Udine finisce 3-1 per i padroni di casa, ma il Parma chiuderà la stagione ottavo.
Stagione 2012-2013, il 30 marzo il Parma batte 3-0 in casa il Pescara.
Stagione 2013-2014, è il 19 aprile di una stagione in cui il Parma colleziona 17 partite senza sconfitta. Sconfitta che arriva in casa, contro l’Inter, 0-2 dopo l’espulsione di Paletta, proprio alla vigilia di Pasqua. A fine stagione il Parma sarà sesto, qualificato per l’Europa League con il rigore sbagliato da Cerci: ma il volo per l’Europa resterà a terra, appesantito dall’Irpef non pagata. E’ la stagione del centenario.
Stagione 2014-2015, è storia recente. E’ 1-1 a San Siro, in un sabato pieno di sole. E’ il 4 aprile, il Parma è già fallito da alcune settimane, ancora non sa che proprio da quel 19 marzo risorgerà. I gialloblù, falliti, fermano l’Inter, ancora sognando un presidente e la serie B.
Stagione 2015-2016, ieri, oggi, domani. Dalle ceneri è risorto Parma Calcio 1913, dal coraggio le idee e l’energia di Marco Ferrari, imprenditore tifoso che ha investito credibilità conoscenze e coraggio su un progetto nato chissà, forse il 19 marzo, forse prima, forse poco dopo. In un giorno di sole, sui campi di Collecchio arsi dal sole, Scala, Minotti, Apolloni, Pizzi e Galassi, dirigenti senza giocatori, eccezion fatta per condottiero Lucarelli, simbolo “giocante” della Risurrezione, hanno manipolato come creta un nuovo miracolo. Una Risurrezione. Che non è matematica, ma forse nemmeno una crocifissione potrebbe mettere in discussione.