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Parma, chiude MecSpe: numeri in crescita

Chiude l’edizione del MecSpe 2016 alle Fiere di Parma e i numeri, secondo gli organizzatori, sono positivi. Con un numero di visitatori crescente rispetto al passato. In un mondo sempre più globalizzato, interconnesso e informatizzato, il comparto manifatturiero italiano, fiore all’occhiello del made in Italy, è chiamato a rivedere il proprio modello produttivo.

Dalla progettazione alla simulazione, dal controllo di qualità fino alla movimentazione del prodotto e alla logistica di magazzino, ogni passaggio della produzione della moderna fabbrica digitale è integrato e connesso. Proprio per questo, cuore dell’edizione 2016 di MECSPE – che dal 17 al 19 marzo ha portato nei padiglioni di Parma circa 1.600 espositori e visitatori professionisti in rappresentanza della filiera produttiva – è stata la Fabbrica Digitale, oltre l’automazione©, l’iniziativa che ha mostrato il ruolo determinante delle tecnologie di industria 4.0 nei diversi settori e contesti applicativi: dalla simulazione e la progettazione in 3D, fino ad arrivare all’internet delle cose (IoT) e alla realtà aumentata, passando per la tracciabilità RFID e la logistica di magazzino, ovvero tutte quelle innovazioni tecnologiche che rendono le fabbriche intelligenti e ottimizzano la produzione.

“La quarta rivoluzione industriale è oggi. L’industria 4.0, capace di rispondere al radicale mutamento che sta investendo l’intero settore manifatturiero, rappresenta una vera opportunità di crescita e business: fabbriche sempre più intelligenti, informatizzate, interconnesse e automatizzate, capaci di ottimizzare i processi produttivi – afferma Emilio Bianchi, Direttore di Senaf – La domanda è: come si pongono i nostri imprenditori su questo processo di evoluzione e trasformazione? Secondo li nostro Osservatorio la strada è ancora lunga ma stiamo andando nella giusta direzione. Circa il 46,4% degli imprenditori della meccanica e della subfornitura ritiene infatti che la propria azienda abbia raggiunto un buon livello di automazione, interconnessione e informatizzazione, anche se il 10% ammette di essere molto lontano”

La competitività tecnologica del tessuto imprenditoriale e il trasferimento di know how passano anche dalle nuove idee e dai progetti proposti dalla ricerca universitaria. Una risorsa di crescita e sviluppo d’impresa troppo spesso dimenticata. Per dimostrare il circolo virtuoso di questo legame, MECSPE ha ospitato il progetto ‘Formula Ata’, con l’Associazione tecnica dell’automobile e Dallara, dove oltre a mostrare i veicoli di tutti i Team universitari italiani iscritti alla competizione è stata allestita un’area officina, in cui le aziende espositrici hanno realizzato in loco particolari delle vetture, progettati dagli studenti, con materiali orientati all’alleggerimento.

La formazione dei giovani e la strutturazione delle loro competenze in un momento di grande cambiamento della cultura imprenditoriale e del modo di produrre rivoluzionato dal nuovo modello della Fabbrica digitale è stato il tema della Tavola Rotonda che ha visto confrontarsi Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica, Ivano Parmigiani, presidente Gruppo Plastica Gomma Unindustria Reggio Emilia, Maurizio Todeschini, segretario Nazionale CNOS FAP, Centro Nazionale Opere Salesiane e Andrea Bianchi, presidente Ascomut – Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili. L’onda crescente dello sviluppo tecnologico fa riscoprire la centralità della risorsa umana: se da un lato, la scuola deve formare i ragazzi affinché siano una concreta risorsa di apporto di competenze e professionalità, dall’altro le imprese stesse sono chiamate a farsi ‘officine di formazione’ per i giovani che poi trasferiranno in altre realtà quanto appreso.

“La formazione è uno degli asset fondamentali delle imprese. Per essere competitivi e avere successo, bisogna avere, oggi più che mai, personale formato: investire in formazione costa, ma porta a performance aziendali migliori, lo abbiamo visto con l’Osservatorio MECSPE – prosegue Bianchi – Lo scorso anno oltre un terzo delle aziende della meccanica e dalla subfornitura ha fornito ai propri dipendenti oltre 21 ore di formazione annue. Nel 2016, saranno ben nove imprenditori su dieci ad investire nell’aggiornamento dei propri addetti e quasi uno su cinque aumenterà il budget dedicato”.

Oltre ai circa 1.600 espositori, i visitatori del MecSpe hanno potuto osservare dal vivo le operazioni realizzate nelle 24 unità dimostrative e isole di lavorazione, oltre a poter visitare 10 quartieri merceologici, 10 saloni tematici, 6 piazze d’eccellenza, e assistere a ben 72 appuntamenti tra dimostrazioni e convegni tecnici.

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