I dati sono raccontati nel volume “Emilia-Romagna, donne e uomini nei governi locali”, curato dalla consigliera di parità della Regione Emilia-Romagna, Rosa Maria Amorevole. La ricerca, presentata in occasione del settantesimo anniversario del diritto di voto delle donne italiane e alla luce delle novità normative in materia elettorale, fornisce il quadro aggiornato della presenza femminile negli organi istituzionali della Regione e dei 340 comuni dell’Emilia-Romagna.
“I dati dell’Emilia Romagna indicano il rispetto delle norme in materia di rappresentanza di genere”, sottolinea Amorevole. “Con le prossime elezioni amministrative, oltre ad avere un incremento della presenza delle donne per effetto del rispetto della normativa vigente, assisteremo al superamento della soglia minima del 40% anche per la tendenza alla formazione di Giunte paritarie”.
Lo studio integrale: donne e uomini nei governi locali
“L’anniversario del voto alle donne – aggiunge l’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti – ci ricorda quello che fu un punto di partenza per importanti conquiste successive. La nostra regione è ai vertici nazionali per il più alto numero di donne nei Consigli e nelle Giunte e storicamente ha dato un contributo fondamentale di donne elette. Dobbiamo proseguire in questa direzione, perché la piena cittadinanza politica femminile è un tema strettamente connesso con la vitalità democratica della nostra società”.
Le norme :
La legge 215/2012 garantisce la presenza di entrambi i generi nelle liste elettorali e la doppia preferenza di genere. Il Ddl 56/2014 impone – nei comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti – che nessuno di due generi possa essere rappresentato nella Giunta in misura inferiore al 40%, pena la decadenza delle stessa.
Il parmense ultimo in classifica –
La ricerca della consigliera di parità Amorevole mette in evidenza come l’area provinciale di Parma non sia affatto all’avanguardia. Il nostro territorio conquista due maglie nere nella media regionale per quanto concerne la rappresentanza femminile nei consigli comunali e nelle giunte. Il Parmense si «salva» dall’ultima posizione solo grazie al numero di donne sindaco: otto su 38 (lo studio conta ancora Polesine parmense che da inizio anno si è fuso con Zibello).
Consigli comunali – Dei 4.385 componenti dei consigli comunali emiliano-romagnoli, il 34% è donna. Rispetto alla media, presentano risultati migliori le province di Ravenna e Reggio Emilia (38%), Bologna (37%) e Ferrara (36%). Si registrano risultati inferiori alla media nelle province di Parma (30%), Forlì-Cesena, Piacenza e Rimini (31%).
Giunte – Con il 31% di donne assessore il Parmense si classifica ultimo su base regionale anche in questo ambito, ben sotto Modena che si piazza al primo posto con un 42% di presenze femminili nelle giunte dei Comuni tra città e provincia. Stanno sopra la media regionale (38%, ossia 618 donne su un totale di 2646 assessori) anche Ferrara, Ravenna e Bologna.
Otto sindaci donne – Nel territorio parmense sono otto le donne sindaco, pari al 17%. Il dato, tre punti percentuali sotto la media regionale, ci «salva» dalla coda della classifica. La ricerca indica Bardi, Busseto, Colorno, Compiano, Fornovo, Sala Baganza, Tornolo e Polesine come Comuni capitanati da una prima cittadina. A inizio anno però Polesine si è fuso con Zibello e oggi siede sulla poltrona di sindaco un uomo. La rappresentanza rosa nella media viene tuttavia confermata dal passaggio da vicesindaco a sindaco di Elisa Leoni nel Comune di Felino.
PC
12%
29%
32%
31%
PR
17%
29%
31%
30%
RE
16%
13%
39%
38%
MO
17%
26%
42%
35%
BO
25%
51%
40%
37%
FE
29%
26%
41%
36%
RA
13%
45%
38%
31%
FC
11%
31%
40%
38%
RN
31%
10%
33%
31%
Regione ER
50%
32%
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