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La legge di Stabilità 2016 riduce l’Imu al 50% per le case, non di lusso, date in uso gratuito ai figli o genitori (parenti in linea retta di primo grado) che la utilizzino come dimora abituale, cioè con la residenza anagrafica.
Per avere tale sconto accorre registrare il contratto di comodato gratuito presso l’Agenzia delle Entrate ed essere in possesso di alcuni altri requisiti:
il proprietario dell’alloggio deve risiedere e avere dimora abituale nello stesso comune dell’immobile dato in uso gratuito, e può possedere solo un altro immobile ad uso abitativo, collocato nello stesso comune e adibito ad abitazione principale. Non si perde il beneficio se si possiedono altri immobili diversi da quelli ad uso abitativo (es. terreni, negozi, garage, ecc.).
“Non possiamo però non rimarcare – spiega Emanuela Betti Pico segretaria Sunia Parma – che sono tante le limitazioni poste per godere dello sconto fiscale dell’Imu, con il rischio di restringere la platea dei beneficiari.
Ci auguriamo che la riduzione dell’Imu diventi una misura permanente, poiché attivare la registrazione del contratto di comodato ha costi non indifferenti”.