“Viaggi sconsigliati nei paesi con il virus Zika non solo alle donne in gravidanza ma anche alle persone con «malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche”. Lo prevedono le nuove linee guida sulla malattia pubblicate dal ministero della Salute, che saranno affisse sotto forma di poster in porti e aeroporti.
Sebbene l’Oms, al momento, non raccomandi l’applicazione di restrizioni di viaggi e movimenti internazionali verso le aree interessate da trasmissione di virus Zika – si legge nelle raccomandazioni – si ritiene opportuno, sulla base di un principio di estrema precauzione: informare tutti i viaggiatori verso le aree interessate da trasmissione diffusa di virus Zika di adottare le misure di protezione individuale per prevenire le punture di zanzara. Consigliare alle donne in gravidanza, e a quelle che stanno cercando una gravidanza, il differimento di viaggi non essenziali verso tali aree. Consigliare ai soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche, il differimento dei viaggi o, quantomeno, una attenta valutazione con il proprio medico curante prima di intraprendere il viaggio verso tali aree».
La nota recepisce anche le raccomandazioni ai donatori già espresse dal Centro Nazionale Sangue, secondo cui è meglio attendere 28 giorni prima di donare se si è stati nei paesi con il virus. Per chi torna il consiglio è di fare attenzione nei primi 12 giorni a sintomi compatibili con la malattia come febbricola, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite (ANSA).
IL VADEMECUM DEL VIRUS –
L’ORIGINE – Intanto il Ministero della Salute mette a disposizione un vademecum per affrontare al meglio l’emergenza virus Zika. Lo Zika (ZIKV) fu isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda da un macaco nella foresta di Zika, ma solo nel 1952 fu descritto come un virus diverso da quello che causa la febbre gialla. Fa parte della famiglia di virus in cui è compreso anche quello della febbre gialla e quello che causa la dengue. Ecco sei cose che bisogna sapere:
1. COME SI TRASMETTE – La trasmissione avviene con la puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes, gli insetti che trasmettono la dengue e altri tipi di malattie tipiche delle aree tropicali e sub-tropicali, dove le zanzare spesso abbondano. Una zanzara punge una persona infetta e quando ne punge un’altra le inietta il virus.
2. I SINTOMI – Di solito il virus non causa sintomi particolarmente gravi: febbre non molto alta, eruzioni cutanee (puntini rossi sul corpo), dolori a muscoli e articolazioni, mal di testa e talvolta congiuntivite. I sintomi della malattia si manifestano dopo un periodo di incubazione che a seconda dei casi varia tra i 3 e i 12 giorni. Non tutti li manifestano.
3. MICROCEFALIA – Si ritiene che il virus possa essere collegato a casi di questa malformazione neurologica. La principale causa della microcefalia sono condizioni congenite, ma negli ultimi decenni diversi studi hanno evidenziato come altri agenti esterni possano condizionare lo sviluppo di questa malformazione. Tra le cause sono indicati l’infezione da alcuni virus e tra i principali sospettati c’è il virus Zika: alcuni bambini morti a causa della microcefalia sono risultati infetti, ma per ora non ci sono prove scientifiche consistenti e definitive circa un legame tra questo virus e la microcefalia.
4. COME SI CURA – Per moltissime malattie virali (anche le più comuni, come l’influenza) non esiste una vera e propria terapia, basta aspettare che l’organismo reagisca per fermare il virus.
5. DI ZIKA NON SI MUORE – A oggi non sono noti casi di pazienti morti a causa del virus Zika, proprio perché i sintomi causati dalla malattia sono quasi sempre blandi e passano entro pochi giorni.
6. COME SI PREVIENE – Non essendoci cura o vaccino, il modo migliore per arginare la diffusione del virus è ridurre le possibilità di contagio, tenendo soprattutto sotto controllo le popolazioni di zanzare.