Tre feriti, sotto la luce del sole di gennaio. Via Zarotto che diventa Bronx, in pieno giorno.
La scena si palesa a una pattuglia della Municipale che passa per caso: un giovane di colore che si sbraccia e la ferma, sanguinante. “Mi hanno accoltellato per rapinarmi”.
Il ragazzo è un nigeriano sulla ventina, che da accertamenti risulterà risiedere a Campobasso. Bastano poche ricerche, ed ecco anche gli altri due, anch’essi nigeriani, 21 e 22 anni, sporchi di sangue, a zonzo per i dintorni del luogo del delitto, ancora indosso il coltello.
Vengono accompagnati tutti e tre in pronto soccorso e denunciati per rissa e lesioni aggravate. I documenti paiono in regola, i contorni della rissa, anche: probabilmente un regolamento di conti fra pusher, una guerra per zone e clienti.
Che non ha pari, ne eguali, nemmeno orari: ormai non risparmia più nemmeno il pieno giorno e le vie di ampio passaggio. Poteva farsi male qualcuno che non centrava nulla, che era solo di passaggio.
LA RABBIA DEGLI ABITANTI – Il giorno dopo il fastidio è palpabile. “Un tempo si viveva bene qui”. Giovanna esce da un condominio nuovo, appena ristrutturato, rosso scuro.
Ha la bicicletta tra le mani, si spaventa, pensa la avviciniamo per una rapina. Poi capisce che in mano c’è un taccuino e non un coltello. E si sfoga: “Sa quanto costano qui le case al metro? Poi arrivano i centri sociali e occupano di fronte (LEGGI), i neri e si ammazzano tra loro. E sa la verità? Finchè si ammazzano tra loro passi, ma se poi fanno del male a uno che non c’entra”.
Perché il pensiero comune è questo: la paura di finirci in mezzo per sbaglio.
“Dopo il buio non uscirò più” – sibila Marta, al rientro dal parco col figlio. “Ma il problema è che è successo di giorno” – accusa Pietro. Io qua ci sono nato, adesso che ho 70 anni devo andarmene? E poi dove, ormai ogni zona è uguale”.
Già.
E l’ultimo allarme lo lancia una giovane mamma con tre pargoli, tra i 2 e i 5 anni: “C’è la piscina, la palestra, il comparto scolastico, il parco giochi. Dovremo girare armate per far uscire i bambini”.
Bronx is here. Welcome.
Fabio Rainieri, Lega Nord. Aspettiamo che ci scappi il morto?La mia città è stata per l’ennesima volta teatro di una rissa a colpi di coltello tra nigeriani per la “divisione” del territorio di spaccio. E questa volta è accaduto in pieno giorno, in una strada come Via Zarotto residenziale e frequentata da famiglie e bambini. E’ gravissimo” – afferma il leghista Fabio Rainieri, vice presidente dell’Assemblea Legislativa Emilia Romagna.
“Mi chiedo – continua l’esponente del Carroccio – cosa aspettino l’Amministrazione e il Prefetto ad intervenire. E’ questo, signor Prefetto, il suo modo di garantire l’ordine e la pubblica sicurezza? E Alfano sta a guardare? E il sindaco perché non fa nulla? Sappiamo tutti cosa accade nelle strade della nostra città, sappiamo come lo spaccio dilaghi, come la microcriminalità la faccia da padrona, e nessuno fa nulla? Probabilmente – chiosa Rainieri – aspettate che ci scappi il morto tra gli onesti cittadini per darvi una svegliata e fare un po’ di pulizia. Pizzarotti faccia finalmente il sindaco: la smetta di stare e guardare e firmi qualche ordinanza in tema di sicurezza come può e deve fare. Di questa situazione non ne possiamo davvero più”.