In questo periodo si è tornati a parlare della questione rifiuti riguardo 2 questioni:
a) smaltimento nell’impianto di Parma di rifiuti provenienti da Reggio Emilia;
b) ampliamento della capacità di smaltimento dell’attuale impianto.
Molti collegano le due cose ma è un errore perché sono due questioni distinte.
Lo smaltimento dei rifiuti reggiani lo avevamo preannunciato da tempo (2 anni) anche se a noi la questione non indispettisce visto che per circa 13 anni abbiamo portato a Reggio Emilia – ed altrove – i nostri rifiuti. Avevamo però invitato le amministrazioni a fare la loro parte quantomeno per ottenere per i parmigiani un minor costo di smaltimento rispetto ai cugini reggiani, visto che quando Parma li ha portati altrove ha pagato profumatamente tale smaltimento extra territoriale.
Purtroppo il Comune di Parma nulla ha fatto, anzi ha fatto finta di niente, forse per portare a casa una bella donazione da parte di IREN (i famosi € 700.000,00 che IREN ha regalato al Comune di Parma).
Ricordiamo però che l’Assessore reggiano Mirko Tutino aveva replicato stizzito al nostro intervento dichiarando che Reggio era autosufficiente, che loro avrebbero realizzato il famoso TMB (che Folli voleva anche a Parma ed a tal fine aveva indetto una gara esplorativa), che non era corretto tirare in ballo Reggio per le beghe parmigiane, ecc..
Oggi Tutino si vanta invece del risultato ottenuto.
Al suo posto invece ci vergogneremmo, quantomeno per la sua (per noi) “falsa” indignazione, quando con il nostro intervento avevamo smascherato l’evidenza, al di là delle dichiarazioni pubbliche sue e del sindaco Pizzarotti. In questo tra l’assessore Tutino ed il sindaco Pizzarotti c’è piena corrispondenza…. Per noi però si tratta di un modo di operare da “vecchi politici” e, purtroppo, Parma ha scontato e sta scontando l’assenza di capacità politica del Comune, con un sindaco preoccupato solo del suo futuro (oltre che di Bagnacani e Rossi) ma non degli interessi della città.
Sulla questione ampliamento delle capacità di incenerimento, la colpa invece è del famoso art. 35 dello sblocca Italia che ha previsto l’obbligo di autorizzare gli impianti ad operare al massimo carico termico.
Senonchè, se non ricordiamo male, l’Assessora regionale aveva dichiarato che non vi sarebbe stato tale ampliamento. Speriamo che l’Assessora non venga smentita dai fatti. Se non verrà smentita dimostrerà capacità politica e cura dell’interesse collettivo (cosa che non ha fatto invece il Sindaco di Parma, che ha avuto riguardo a ben altro – leggasi Bagnacani e Rossi); se invece dovesse essere smentita dai fatti dovrà spiegare le ragioni delle sue precedenti illusorie affermazioni, traendone le conseguenze.
Una cosa però è certa: in questi 2 anni su questi temi il Comune di Parma è stato politicamente assente (per incapacità o convenienza valuteranno i cittadini) con atteggiamenti quantomeno ipocriti (ma per noi molto peggio) propinando bugie su bugie, e, quel che più conta, sottoponendo i cittadini parmigiani non solo ad uno scellerato (e costoso) sistema di raccolta differenziata, ma altresì ad una tassazione esagerata, tant’è che IREN ha ringraziato donando al Comune € 700.000,00 che, peraltro, sono stati prelevati dalle nostre tasche.
Questi i fatti!
Ovviamente nel suo discorso di Sant’Ilario il Sindaco si è ben guardato dal cercare di spiegare perchè IREN ha regalato queste somme al Comune.
Per noi non è vero che “pecunia non olet”.
In questo caso quei soldi puzzano di rudo, ancor più della poltrona di Bagnacani e delle consulenze di IREN a Raphael Rossi.
Associazione Millecolori