la mia storia è nota. Dopo che Report ha raccontato su Rai 3 come il Comune di Noceto, la Provincia di Parma e ARPA di Fidenza, abbiano fatto chiudere un’attività sovvenzionata dallo Stato per la produzione di energia elettrica da cogenerazione, perché, secondo loro (già sconfessati), bruciavo rifiuti anziché sottoprodotti, si scopre che a 100 metri dal sito della mia produzione energetica sostenibile e rinnovabile, c’erano veramente rifiuti, e per di più tossici, che per anni il trio di enti locali ha permesso venissero scaricati (LEGGI).
Da tempo immemorabile gli abitanti nel raggio di almeno 1 km dalla cava protestavano in ogni sede per gli odori nauseabondi e cadaverici che ammorbavano l’aria.
Dall’ordinanza 68 del maggio 2013 pubblicata in rete dal Comune di Noceto si legge che, secondo ARPA e AUSL, in definitiva gli odori derivati da scarti di industrie cartarie erano innocui e sarebbe bastato movimentare un po’ il materiale stoccato su e giù per la cava per risolvere tutto.
Invece di verificare la qualità dei rifiuti stoccati, e quindi far subito le doverose denunce, i nostri controllori ambientali consigliavano di spostarli in altra posizione!
Nel verbale n. 17, in rete, del maggio 2013 – commissione consiliare del Comune di Noceto, si tocca il top della presa in giro. Arpa afferma che forse qualche idea se la sono fatta, ma non sa di preciso il perché degli odori. Dice anche che comunque le esalazioni non sono pericolose per la salute. Dei rifiuti in falda, neppure un sospetto….
E’ noto che un autocarro pieno di rifiuti tossici può fruttare 10/20.000 euro in nero e, quando scarica furtivamente e magari di notte, fa ben attenzione che nessuno veda. Ma gli odori…..quelli c’erano a testimoniare. ARPA non capiva…..
Venga fuori la verità al più presto.
Roberto Colla